L’Italia ieri sera allo stadio Olimpico ha affrontato la Svizzera, con l’obiettivo di vincere e avvicinarsi ai mondiali in Qatar. Eppure gli elvetici partono meglio e passano in vantaggio con il tiro sotto l’incrocio di Wiedmer su assist di Okkafor. Gli ospiti giocano meglio e sfiorano il raddoppio con Vargas. La squadra azzurra cerca di riprendersi e va vicino al pari con Barella, miracolo di Sommer. L’1-1 è tutto mande in Naples, punizione di Insigne e colpo di testa di Di Lorenzo che è in posizione regolare. Nel secondo tempo l’Italia gioca meglio e sfiora la rete con Chiesa, palla alta da ottima posizione. Poi l’episodio del rigore concesso dal VAR ma Jorginho manda in Curva Sud. Un pareggio che non cambia molto i piani di Mancini, ma certamente servirà vincere con un buon punteggio in casa dell’Irlanda del Nord per la questione differenza reti. Bocciati Barella e Locatelli, bene gli ingressi di Tonali, Cristante e Berardi.
Ct Mancini 6 – Sotto ritmo, troppo lenta, quasi in bambola per mezz’ora: l’Italia si rianima dopo il gol di Di Lorenzo. Meglio, molto meglio, la ripresa. Indovina i cambi di Tonali e Berardi. Prova a chiuderla all’ultimo assalto, ma Jorginho lo tradisce ancora dagli undici metri. Diciamo la verità: la Svizzera non ruba niente, anzi. Ora ci toccherà vincere a Belfast e chissà se basterà per volare subito in Qatar.
Donnarumma 5,5 – Ci mette la mano, ma non fa in tempo e sfiora appena il pallone: la sassata di Widmer è così violenta da anticipare il suo tentativo di intervento. Risolve un paio di situazioni, ma barcolla nel finale. L’incertezza, figlia della paura, in pieno recupero e dopo il rigore fallito da Jorginho.
Di Lorenzo 6,5 – Sbandate in avvio, ma tiene duro. Trova lo spiraglio giusto, partendo da dietro e senza finire in fuorigioco, anticipando Sommer di testa. Ci riporta dentro la partita e ci tiene in corsa per il Mondiale con un gol pesantissimo, il secondo in azzurro.
Bonucci 6,5 – Troppo scoperta la linea arretrata azzurra, infilata troppe volte sulle corsie esterne e costretta all’uno contro uno. Leo sale di tono, tirando fuori un secondo tempo di grande personalità.
Acerbi 6 – Come Bonucci, soffre la velocità di Okafor in campo aperto. Meglio nella fase di costruzione.
Emerson 6 – L’avvio è timido, ma con la prima discesa crea l’occasione per Jorginho e Barella, restituendo coraggio all’Italia. Spinge sino a quando può. Deve arrendersi alla fatica.
Calabria (35’ st) sv
Barella 5 – Non sta benissimo, è uscito malconcio dal derby e si vede, ma forse pesa di più la delicatezza della partita: sbaglia palloni facili e gli manca la cattiveria giusta davanti a Sommer. Gol divorato e brutta prestazione. Era in diffida, almeno riesce a evitare il cartellino giallo che lo avrebbe fatto fuori per la trasferta di Belfast.
Cristante (24’ st) 6,5 – Vitalità e lucidità, entra bene come sempre, dando corpo al centrocampo.
Jorginho 5 – Deve correre e faticare per liberarsi dal controllo costante di Shaqiri, ma è l‘unico centrocampista che riesce a giocare. Troppo pesante la responsabilità del rigore. Va con la tensione addosso sul dischetto e sbaglia, tirando alle stelle. Terzo errore di fila, dopo la finale di Wembley e Basilea.
Locatelli 4,5 – Avvio choc, in cui fallisce anche i passaggi più semplici. Gli manca la stessa spensieratezza del 16 giugno, quando spedì gli elvetici al tappeto con una doppietta. Torna a giocare nel ruolo di mezzala nella notte in cui si avverte di più la mancanza di Verratti. Prova insufficiente e Mancini lo richiama.
Tonali (13’ st) 6,5 – Entra benissimo, con leggerezza e cambio di passo, rivitalizzando l’Italia.
Chiesa 5,5 – Larghissimo, defilato a destra, così serve per chiacchierare con il guardalinee. Mancini, con l’ingresso di Berardi, lo mette centravanti e poi di nuovo a sinistra. Cerca, ma non trova, lo spunto rabbioso.
Belotti 5 – Generoso, si dice così. E certo il Gallo non si tira indietro nei contrasti, ma non è ancora al top e gli capita la notte più complicata, con la partita in pugno alla Svizzera e senza l’assistenza di Insigne e Chiesa.
Berardi (13’ st) 7 – Porta fantasia, cambio di passo, pericolosità. E guadagna il rigore del match point fallito da Jorginho.
Insigne 6 – Dipinge un arcobaleno, estraendo dal repertorio lo schema del Napoli su punizione. Pallone al bacio per Di Lorenzo. E’ l’unico acuto in una notte in cui resta in ombra.
Raspadori (35’ st) sv
A cura di Fabrizio Patania