[Formazione] Q.M. – Italia/Svizzera (ore 20,45), Mancini conferma i due azzurri e l’ex Jorginho

La domanda delle domande, chiaramente, è una soltanto e, a rifletterci, è il perno intorno al quale ruota l’intera formazione. E cioè. Ma stasera, contro la Svizzera, chi gioca? O meglio: chi gioca in attacco? Considerando le assenze di Chiellini, Pellegrini, Zaniolo, Verratti e soprattutto di Immobile, molte scelte sono chiare, tante inevitabili, poche avvolte nel dubbio. Davanti a Donnarumma si allargheranno a ventaglio Di Lorenzo, capitan Bonucci, il laziale Acerbi e l’ex romanista Emerson. A danzare (o, all’occorrenza, a duellare) in mezzo al campo verosimilmente saranno il recuperato Barella, Jorginho e Locatelli. E poi. E poi c’è l’attacco e qui decollano le perplessità. Secondo quanto filtrava nella serata di ieri, a sostituire Immobile e quindi a trascinare la Nazionale dovrebbe essere Belotti. Da centravanti vero. Ha spiegato Mancini: «Il Gallo ha chance di giocare.Non sarà al cento per cento perché viene da un infortunio e magari non ha i 90 minuti. Se riuscisse a fare gol nei primi 60 sarebbe meglio…».

L’investitura sembra netta, a meno che il ct non abbia voluto calare la carta della pretattica. Alla destra di Belotti dovrebbe agire Chiesa; alla sinistra Insigne.

Le soluzioni per così dire ausiliarie però non mancano: e prevedono in avanti un allineamento di Chiesa, Raspadori (o Scamacca) e Insigne; oppure di Berardi, Insigne (o Bernardeschi) e Chiesa. Difficile, d’accordo, è vero, ma non impossibile.

Di certo, tanto per non lasciare nulla al caso, la Nazionale si affiderà anche alla scaramanzia. E, per oggi, ha già chiesto di poter occupare lo spogliatoio usato in occasione della gara con la Svizzera di giugno. Gli azzurri vestiranno proprio quella maglia. Il Mondiale è lì, a dondolare sulla linea dell’orizzonte. Siamo già partiti. Fonte: Il Mattino

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