A 1 Station Radio, durante la trasmissione “1 Football Club” di Luca Cerchione, è andato in onda, in esclusiva nazionale, l’insert “Parola di Bargiggia”, con il noto giornalista e conduttore di UdineseTV. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
“Il Milan esce vincitore dal derby, nonostante il pareggio. L’Inter mi sembra un tantino in là con gli anni, e non ha più la cattiveria mostrata sotto la gestione Conte. Mourinho si è dimostrato un uomo da circo, ma ieri si è superato, accusando la società ed il direttore sportivo Pinto, addirittura rimpiangendo Juan Jesus, uno scarto di mercato. Si sarà dimenticato di aver messo ai margini della rosa sei calciatori dopo la debacle col Bodo. Per il Napoli è un punto guadagnato e non due persi: in ventuno giorni gli azzurri hanno giocato sette partite, mentre il Verona cinque. Inoltre, Spalletti ha messo in campo Anguissa, Fabian, Osimhen ed Insigne che non si sono praticamente mai allenati nella settimana che ha preceduto la gara. I due pareggi stagionali sono arrivati dopo due gare di Europa League, e questo non è un caso. Anche la Roma aveva giocato in El, ma lo aveva fatto applicando turnover e prendendo sei gol in Norvegia. La Lazio ha fatto una gran partita contro la Salernitana, e non è un caso che i biancocelesti stiano rendendo meglio da quando il rapporto tra Sarri e Luis Alberto è migliorato. Insigne? Adl ha rilanciato la responsabilità del rinnovo sul calciatore con le sue ultime dichiarazioni. Quello che so io è che il presidente sarebbe disposto ad offrirgli un quinquennale a 3,massimo 3,5 milioni di euro a stagione, per rientrare nel nuovo business plan della società. Le dichiarazioni di Aurelio possono essere un tentativo di mettere il capitano contro la piazza, per far digerire più facilmente una eventuale partenza. Va detto che Lorenzo è il 10 della Nazionale e può andare ovunque a prendere un triennale da 5 o 6 milioni di euro, per poi chiudere la carriera altrove. Pisacane ha in mano una proposta dell’Inter ed un sondaggio del Paris Saint Germain. La posizione di entrambe le parti è giusta: il presidente deve far quadrare i conti, il calciatore può ambire a qualcosa in più. In questo ragionamento, però, non entrano in gioco i sentimenti che potrebbero accelerare l’accordo. Dopo questo primo terzo di campionato possiamo dire che Milan e Napoli sono le squadre da battere, più dietro c’è l’Inter che ha qualcosa in meno alla coppia di testa. Mentre le delusioni sono Allegri e Mourinho: i loro ingaggi fanno a pungi con il momento storico, ed entrambi sembrano provenire dal giurassico rispetto a quello che è il calcio moderno. Il portoghese, poi, non si contiene nel suo processo di distruzione della rosa, e ha attaccato tutti: calciatori, arbitri, var, palazzo. Massimiliano, però, attraverso i suoi campioni, sta riuscendo ad uscire da un momento di grave impasse. Dybala, Cuadrado e Chiesa gli stanno togliendo le castagne dal fuoco. Le note liete, invece, sono i giovani allenatori quali Thiago Motta, Italiano, Zanetti e Dionisi. Infine, la Salernitana ha cambiato in peggio passando da Castori a Colantuono. Shevchenko? Vedremo quale sarà il suo impatto, ma il Genoa mi sembra indiziato per la retrocessione”.