Maurizio Di Mauro, direttore dell’AORN dei Colli, è intervenuto a Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show: “Purtroppo devo ammettere che ci sono tanti ragazzi, anche sportivi, che sono ricoverati nei nostri reparti Covid. Si tratta di tanti ragazzi che non si sono vaccinati: un vaccinato che contrae il virus non finisce in ospedale, queste sono le evidenze scientifiche. Al Cotugno il 94% dei ricoverati non è vaccinato, abbiamo giovanissimi intubati. È un qualcosa che mi fa davvero male. Speriamo che queste persone possano capire l’importanza del vaccino. È drammatico che i reparti siano pieni di giovani dopo un anno e mezzo di lotta al Covid. Gli operatori sanitari che sono a combattere in trincea sono gli stessi che hanno affrontato la pandemia un anno e mezzo fa senza neppure sapere dove si andava. Oggi affrontare la situazione dovrebbe essere un atto morale ed etico nei confronti di chi lavora in trincea, ma anche per rispetto di chi non ce l’ha fatta. Durante quest’anno, non si è morti solo di Covid: ma sono in tanti e non essere venuti in ospedale per paura del Covid. Cozziamo contro l’aspetto burocratico e giuridico dell’obbligatorietà della vaccinazione. Non è possibile perdere la vita così. Mi auguro che prevalga il buon senso. Molte di queste persone non si vaccinano per informazioni distorte: le vaccinazioni dell’influenza provoca gli stessi sintomi, molte persone che si sono ammalate si sono disperate per non esserci vaccinati. Dal calcio è arrivato un esempio positivo, Fabio Cannavaro ha fatto arrivare un tir di dispositivi per il Cotugno. Siamo stati coccolati da Lorenzo Insigne e da tutto il Napoli. Siamo una città con un grande cuore con una squadra che ci regala enormi soddisfazioni. Il Napoli è stata l’unica distrazione in questi mesi drammatici”