A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonio Floro Flores, allenatore della Frattese ed ex calciatore, fra le tante, di Udinese e Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.
“Giusto per un allenatore partire dal basso? Nelle serie inferiori impari tante cose, c’è tanto da fare specie in Campania. Allenatori in Serie A troppo prematuramente? Non saprei, è chiaro che un’occasione quando arriva la devi cogliere. Neanche Pirlo se l’aspettava di essere chiamato ad allenare la prima squadra della Juve. Quanto a me, io partirei dalla Primavera, perché caratterialmente sono fatto così e devo limare ancora tanti spigoli del mio carattere. Aiuta molto partire dall’Eccellenza o da categorie inferiori. Si tratta di un’esperienza gratificante, sono molto felice e ho la stessa voglia di quando giocavo. Mi è scattata una passione per l’allenamento pazzesca, inspiegabile. La mia carriera? Oggi si pensa solo ai soldi, mentre io ho sempre giocato per passione. La realtà è che se non ti senti più a posto devi lasciare: fisicamente ad un certo punto stavo sempre male, ero in Serie C e non al Napoli. Ho rispettato la mia passione per il calcio. Ora sto cercando di costruire un nuovo progetto. Stiamo cercando di costruire un campionato di calcetto, piano piano ci stiamo riuscendo. Vogliamo dare qualcosa di nuovo alla gente che ha sofferto il lockdown e la situazione derivata dal Covid-19. Lo sport amatoriale può aiutare tante persone: sarò presente anche io in questo torneo. Tra amici mi diverto molto, proprio perché non lo facciamo per soldi. Vogliamo creare qualcosa di bello e stimolante. Duello Napoli-Milan? Chi sbaglia di più ne pagherà lo scotto e perderà punti. Entrambe le squadre sono impressionanti: nessuna delle due è partita per vincere, ma guardarle giocare è un piacere. Tatticamente impongono il proprio gioco su tutti i campi, questo per un allenatore è gratificante. Mertens? Credo che Spalletti stia gestendo benissimo la rosa. Il blasone di Mertens è importante, in qualsiasi momento può fare la differenza. Inoltre il belga aveva bisogno di minuti, per cui quale occasione migliore di una gara come quella di Salerno. Dries farà sicuramente la differenza durante l’anno”.