ESCLUSIVA CALCIO FEMMINILE – G. Apicella (dif. Pomigliano): “La svolta? Giochiamo a viso aperto come vuole il mister. Pronte per il Sassuolo”

All'interno l'intervista al difensore del Pomigliano femminile

Il campionato di serie A femminile, mai come quest’anno, regna l’equilibrio, in testa e in coda della classifica. Il Pomigliano ha 10 punti in graduatoria, dove ha trovato la continuità con gioco e risultati. Di questo e sulla prossima sfida contro il Sassuolo, ilnapolionline.com ha intervistato il difensore del club campano Gaia Apicella.

Sabato importante successo in casa contro l’Hellas Verona. Se si escludono i primi 15 minuti della ripresa, successo meritato. Cosa ne pensi? “Sono d’accordo con te, successo meritato, contro una squadra che ha dato tutto per ottenere un buon risultato. Sapevamo tutte noi che era una partita importante per la nostra classifica e la posta in palio era alta. Il punteggio è stato di misura, ma credo che alla fine il successo sia meritato per le occasioni create”.

Avete 10 punti in classifica, la svolta è stata contro l’Inter. Cos’è scattato nella vostra testa per uscire dalla zona retrocessione? “Come hai detto tu il secondo tempo contro l’Inter la squadra è scesa in campo con la giusta determinazione e quel successo ci ha dato la svolta a tutto il gruppo. A seguire abbiamo battuto la Lazio in trasferta e sabato contro l’Hellas Verona. Peccato per la sconfitta contro la Sampdoria, dove gli episodi non sono stati favorevoli e avremmo meritato di più. Credo che la mentalità del mister sia quella di giocare all’attacco, al di là delle avversarie e ce la stiamo giocando sempre al meglio delle nostre possibilità”.

La mentalità propositiva infatti ce l’avete dalla serie C, il mister sta proseguendo in questo vostro percorso. Cosa ne pensi? “Infatti è così. Siamo da sempre una squadra che vuole giocarsela con tutte, perché difendersi non serve a molto. Durante la settimana il mister lavora molto sui dettagli, dandoci la giusta mentalità e fino ad ora lo stiamo confermando in campo”.

Cosa significa per te e per la squadra giocare su campi come Vinovo, Formello e Bogliasco a livello di esperienza e non solo? “Credo che si provano delle emozioni indescrivibili, perché si calcano campi dove si respira aria di professionalità. Per me ad esempio è la prima volta in massima serie e sono davvero emozionato nel giocare su certi campi, perché ti porta a dare il massimo e rendere felici i tifosi del Pomigliano. Altre della rosa sono giovani ed è sicuramente esperienza per loro e si cresce anche su questi aspetti”.

Dal punto di vista personale sei soddisfatta del tuo rendimento in campo? “Da quando è arrivato l’allenatore Mimmo Panico sto giocando e sono contenta. E’ chiaro che la gestione precedente aveva le sue idee e non le discuto, ci sta fa parte del gioco. Il mister durante la settimana ci sprona a dare il massimo, caricandoci a dovere e poi cerchiamo di trasformarle sul campo. In linea di massima sono soddisfatta, ma come sempre si può dare sempre di più”.

Queste vittorie le dedicate ad Emanuela Schioppo che starà ferma per diversi mesi? “Abbiamo avuto alcune calciatrici ferme per infortunio, ma quello di Emanuele è stato il più grave di tutti. Noi scendiamo in campo per ottenere il massimo e questi successi sono anche dedicati a lei. Mi auguro che possa tornare presto in gruppo, perché lei, come il resto della squadra è fondamentale, ma il suo supporto lo avvertiamo tutte”.

Prossimo match sarà a Reggio Emilia contro il Sassuolo. Come vi state preparando per questa sfida e cosa ne pensi della classe 2004 Bugeja? “Sappiamo che il Sassuolo è un’ottima squadra, prima di domenica aveva gli stessi punti della Juventus, perciò ha diversi valori tecnici importanti. Noi come sempre scenderemo in campo giocandocela a viso aperto, come vuole il nostro mister. Bugeja? Si vede che è una calciatrice di alto profilo, non è un caso che la siano seguendo diverse squadre di alta fascia. Il nostro presidente essendo ambizioso potrebbe farci un pensierino. So che contro di noi potrebbe tornare dal primo minuto e cercheremo di non darle punti di riferimento”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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