Salernitana-Napoli: giovedì torna l’Europa League e il Napoli sarà impegnato in un match caldissimo in Polonia contro il Legia Varsavia.
Si è giocato ieri pomeriggio alle ore 18 il derby campano Salernitana-Napoli, sfida che in serie A mancava da oltre settant’anni ovvero dalla stagione 47/48. A vincere sono stati gli azzurri di Luciano Spalletti, grazie a una rete di Zielinski al termine di quasi cento minuti molto combattuti.
Ecco i principali spunti del match:
- I salti ad ostacoli: tante occasioni sugli esterni per Lozano e Politano di poter attaccare i diretti avversari, soprattutto nei primi quarantacinque minuti, e creare superiorità. In realtà per entrambi è stata una serata poco positiva (il messicano purtroppo si ripete dopo Bologna) perché ne’ a sinistra ne’ a destra si riescono a creare le giuste imbucate. Sveglia ragazzi, la squadra ha bisogno di voi adesso..
- Il ricordo: purtroppo tutti abbiamo negli occhi quel Mertens che segnava a ripetizione da tutte le posizioni indipendentemente dalla zona del campo in cui fosse schierato. È una leggenda “Ciro” e nessuno potrà togliergli quanto fatto con la maglia azzurra, oggi però il ragazzo non ha ancora i 60-70 minuti e lo smalto dei tempi migliori perché l’orologio biologico corre per tutti. Forse alla sua età sarebbe giusto schierarlo nel suo ruolo originario, ovvero esterno e non prima punta.
- Il tuttofare: voglio soffermarmi per una volta su Elmas, calciatore che da quando a Napoli, ha ricoperto praticamente tutti i ruoli possibili di movimento. Sinceramente non sono mai stato convinto completamente dalle prestazioni del macedone ma se tre allenatori su tre ne parlano benissimo avranno ragione loro. A mio avviso, osservando bene i suoi movimenti le cose migliori le fa giocando alto a sinistra (non trequartista e non centrocampista puro), forse sarebbe il caso di insistere di più nello schierarlo in quella posizione.
- La zucca di Halloween: avevamo un brutto ricordo del signor Fabbri (uno dei complici di Napoli-Cagliari assieme a “Don Mazzoleni”), il cui errore ha contribuito alla mancata qualificazione Champions del Napoli lo scorso anno. Ebbene a distanza di cinque mesi questo fischietto internazionale in novanta minuti ha: ammonito Anguissa (diffidato) per un fallo normale, è l’unico a non aver visto il rosso a Kastanos, espelle Koulibaly per una trattenuta anche se il calciatore granata non sarebbe mai arrivato (Bologna-Milan non ha insegnato nulla), non vede un fallo nettissimo su Ospina al 95’ e da’ un minuto in più di recupero per un cambio effettuato durante il recupero. Lo rivedremo nel prossimo weekend regolarmente al suo posto, fidatevi.
- Il campanello: Salernitana-Napoli ha evidenziato tante cose in soli novanta minuti. Innanzitutto che i partenopei sono molto solidi dietro confermandosi la miglior difesa d’Europa a pari merito col Chelsea. In seconda battuta che in questa squadra sono imprescindibili Osimhen e Insigne, ma che sta mancando anche lo “spaccapartite” Ounas molto utile nei finali. Il terzo aspetto da non sottovalutare è che sia con Torino che contro Roma e Salernitana la squadra ha perso un pizzico di brillantezza nella qualità di gioco espressa. Ora arriva un Verona in palla e in totale fiducia dopo la bella vittoria contro la Juventus, e Lucio dovrà fare i conti con le assenze di Anguissa e Koulibaly (grazie Fabbri!!!). Quella partita sarà una tappa molto importante per testare le reali ambizioni da scudetto. Intanto dopo undici giornate questa squadra ha praticamente blindato la qualificazione Champions.
Articolo a cura di Marco Lepore