Nella giornata di ieri sono circolati alcuni audio su Whatsapp secondo cui i tifosi della Salernitana avrebbero atteso eventuali colleghi napoletani ai varchi dell’Arechi con intenzioni bellicose. Ma si tratterebbe solo di uno scherzo tra amici, di uno sfottò, stando a quanto raccontato da Tuttosalernitana.com:
“Maledetti social. Come se non bastassero le preoccupazioni per il big match di domani, ecco che in giornata è esploso un altro “caso” per fortuna risolto con le scuse e una stretta di mano. Nelle ultime ore è diventato praticamente virale a livello nazionale l’audio di un tifoso che, lamentandosi dell’ incredibile “invasione” azzurra all’Arechi, prospettava scenari non propriamente rassicuranti. “I gruppi della curva controlleranno i documenti di tutti, pronti ad allontanare chi proverrà da altre parti della provincia e verrà a tifare per il Napoli” in estrema sintesi il contenuto, al punto che le autorità di pubblica sicurezza si sono messe in moto per approfondire e capire quanto ci fosse di vero. Naturalmente, pur con la nota rivalità tra Napoli e Salerno, i gruppi ultras della Siberiano si sono sempre contraddistinti per civiltà e correttezza e certamente quanto paventato in quell’audio non rientra nel loro modus operandi. In tarda serata, per fortuna, grazie alla collaborazione di tutti c’è stato un chiarimento definitivo: si trattava di uno scherzo tra amici (un napoletano, un salernitano), una goliardata senza cattiveria ma che poteva essere evitata alla vigilia di un match già carico di tensioni. A breve sarà pubblicato sui social un altro audio, stavolta di rettifica e con capo cosparso di cenere: “Sono mortificato per tutto quello che è successo, chiedo scusa a Napoli e Salerno. Era uno sfottò tra persone che si vogliono bene e che si stimano a prescindere dalla fede calcistica, sono pronto a metterci la faccia e a confermare pubblicamente che non c’è nulla di vero. Ho sbagliato ed è giusto assumersi le proprie responsabilità, sono mortificato”. Ora, però, è necessario gettare acqua sul fuoco. Questo tifoso ha commesso una ingenuità, ma ha avuto la forza e il coraggio di fare un passo indietro e di lanciare un messaggio distensivo alle due tifoserie. Tutto è bene quel che finisce bene”.