La panchina azzurra – Sereni ritorni e messa a punto delle gambe

La panchina non esiste. Più o meno è questo quello che dice Spalletti, Tutti sono titolari e questo spirito sta facendo breccia nel Napoli. Ieri i subentranti, anche se per pochi minuti, hanno provato a prender parte alla festa. Il Mattino vota la “panchina” azzurra:

6 Zielinski 

Si piazza a galleggiare tra il centrocampo e Osimhen, spesso quasi secondo punta. La qualità del gioco non subisce particolare sbalzi all’insù ma in ogni caso cresce la mole di occasioni quando il polacco si piazza lì davanti. Certo, mette ovviamente più ansia lui che Elmas. Serata di sereno ritorno. 

6 Politano 

Nonostante la freschezza maggiore, fa fatica a prendere le misure di Hickey. Non ha particolar senso darsi da fare in una partita che quando entra ha ormai preso l’andazzo giusto: però si mette lì a rincorrere avversari e a leggere anche eventuali situazioni di pericolo. Che non ci sono mai. 

sv Demme 

Pochi minuti per capire a che punto è la gamba perché non sono pochi tre mesi solo a fare allenamento: la partita ormai non è altro che una amichevole dove il Bologna è talmente demoralizzato dal palleggio degli azzurri che neppure prova a ribaltare la situazione. Demme giostra qualche buon pallone. 

sv Mertens 

Sottopunta. Non fa i salti di gioia a piazzarsi lì, ma ci mette ogni volta impegno ed entusiasmo. Si vede. Altrimenti i segnali sarebbero diversi: la stagione è lunga ed è chiaro che il suo posto preferito è da centravanti ma con quel giocatore là davanti è complicato sgomitare.

sv Ghoulam 

Era il 7 marzo, c’era il Bologna come avversario. All’86’ ritorna al calcio, ritorna al sorriso: 4 minuti di gioia pura, accompagnato a ogni tocco di palla dall’osanna del pubblico del Maradona. Lui si piazza in quella che era la sua posizione, come terzino sinistro. Ci vuole tempo e pazienza per poterlo avere davvero disponibile. 

Fonte: Il Mattino

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