Così è facile: e si può persino domare l’emozione d’una notta in panchina, con Spalletti che guarda dall’alto, mentre il Napoli dispensa calcio. «Siamo una squadra che ha qualità, non so dirvi se è la più forte, ma abbiamo grandi ambizioni e siamo appena alla decima giornata».
La serata di Marco Domenichini è sfarzosa, un inno alla bellezza: 3-0 e manco un attimo di pathos, per godersi da allenatore – al posto di Spalletti – una vittoria che sa di investitura e che comprende anche un rigoroso rispetto della cautela. «Stavolta siamo stati più lenti, un po’ macchinosi, ma c’è tempo e possibilità d migliorare. C’è da lavorare e c’è da pensare subito alla difficile trasferta di Salerno. E Luciano, se lo conosco, avrà qualcosa da dire, perché pure nelle partite migliori ci sono situazioni da analizzare per crescere ancora».
Ventotto punti in dieci giornate, un calendario che sembra voglia strizzare l’occhio – con il Milan che va a Roma e poi ha il derby – e comunque la consapevolezza di essere pieni di sane intenzioni. «Perché in questo Napoli ci sono calciatori in grado di fare tante cose, tutte diverse». Anche stravolgere le previsioni .
Fonte: A. Giordano (CdS)