A Punto Nuovo Sport Show, Francesco Aufieri, SLC CGIL:
“Il licenziamento di 3 magazzinieri all’Inter è qualcosa di inaccettabile. Lavorano all’Inter da molti anni, sono storici dell’Inter. Ci comunicano che l’azienda avrebbe deciso di esternalizzare uno dei quattro magazzini del centro tecnico dell’Inter. E per quelle persone non c’è spazio in nessun posto nel club e quindi rimangono a casa. Abbiamo segnalato la nostra contrarietà e la società che gestisce questi magazzini li può assumere solo con un salario molto più basso e senza nessuna garanzia. Tecnicamente non hanno ancora licenziato questi tre lavoratori. Ma dal primo novembre possono essere licenziati. E l’azienda, anche ieri mattina, ci ha confermato che verranno licenziati. Tutto questo, nello stesso giorno in cui vengono garantiti stipendi pazzeschi ai giocatori. Scatterà il licenziamento, sai che ci vengono proposte soluzioni alternative. Se si butta via l’ultimo anello della catena, ovvero i magazzinieri, quelli che guadagnano di meno, in tre non fanno un centesimo dello stipendio di un giocatore o di un dirigente. Due anni fa, la Serie A ci ha convocato per un costituire un contratto collettivo per i lavoratori dipendenti non sportivi. Oggi è una giungla dove c’è di tutto di più. Ma questo contratto, da 2 anni a questa parte, non si sta facendo. Anzi, le società di serie A non vogliono riconoscere i minimi salariali. Ed il tavolo sta saltando. Siamo fermi a livelli salariali non accettabili. Stiamo parlando di minimi standard. Non riusciamo ad avere un passo in più. La riforma dello sport, cantierata da Spadafora, non è andata in porto. Ed anche questo Governo l’ha posticipata. Parliamo di centinaia di migliaia di persone. E non si chiamano Lautaro Martinez”.