Non si arrende, Andrea Agnelli. Il calcio va cambiato, che si tratti di Superlega o altro. Lo ribadisce con un suo intervento all’assemblea degli azionisti della Juventus:
«Sfido chiunque a confermarmi che l’attuale sistema del calcio professionistico sia soddisfacente. Sento lamentarsi chiunque, sorprendente che ogni tentativo di riforma venga accantonata. Per dieci anni ho collaborato più che lealmente per migliorare un sistema che non tutela gli investitori e che ha abbandonato il puro merito sportivo dal 1991 per logica commerciale. Quest’anno Juventus, Real Madrid e Barcellona non hanno vinto il campionato ma sono in Champions League. Allora si urlava allo scandalo, in realtà abbiamo creato la Champions League che oggi è definita una delle migliori manifestazioni al mondo. La nascita della Superlega è stata la constatazione da parte di 12 club che le obsolete impalcature su cui si regge il calcio rifiutano ogni cambiamento per mantenere classe politica che non rischia, non vuole decidere e vuole incassare. Si tratta di slealtà da parte di chi rifiuta le riforme. Non mi voglio arrendere e non mi arrenderò. Il sistema ha bisogno di un cambiamento e la Juventus ne farà parte, ma ribadisco che solo attraverso un dialogo costruttivo si potrà arrivare a un cambiamento soddisfacente per tutti».