Lozano-Politano, la staffetta azzurra: contro il Bologna tocca al Chucky (Formazioni)

Il Napoli vola in attacco sulla destra con la staffetta Politano-Lozano: contro il Bologna toccherà al messicano dal primo minuto con l’ex interista pronto a subentrare a metà ripresa. Una formula che sta funzionando al meglio e che Spalletti sta portando avanti dall’inizio della stagione: un’unica eccezione alla regola contro il Genoa al Ferraris quando giocarono tutti e due insieme (Politano a destra e Lozano a sinistra) con Insigne falso nove nella partita in cui mancava Osimhen per squalifica.

In campionato Matteo Politano ha un minutaggio maggiore: è partito sette volte titolare, Hirving Lozano è stato schierato dal primo minuto in tre occasioni (compresa quella in coppia con Politano al Ferraris con il Genoa). In Europa League invece in due gare ha giocato il Chucky dall’inizio e una volta l’ex interista. L’idea del tecnico è quella di avere due esterni freschi e che proprio la freschezza di chi entra nell’ultima mezz’ora può fare la differenza: un’arma in più che intende sempre sfruttare al meglio. E sarà così nel progetto di partita anche contro il Bologna: rispetto all’Olimpico contro la Roma sarà Lozano a partire dall’inizio (era stato titolare in Europa League contro il Legia ed era partito dalla panchina con il Torino): due match a testa dal primo minuto, quindi, dalla ripresa dopo la sosta, un concetto che Spalletti continuerà a portare avanti in queste altre 4 gare in programma fino al prossimo stop del campionato a novembre per le gare di qualificazioni mondiali.

I due esterni garantiscono assist e gol, i numeri in questo senso parlano chiaro in riferimento a quest’avvio di stagione e anche alla scorsa annata: Politano ha segnato quest’anno due gol (uno in campionato alla Juve e un altro in Europa League al Legia Varsavia) e fornito tre assist (uno in campionato a Fabian Ruiz contro il Genoa e due in Europa League, uno a Osimhen con il Leicester e uno a Insigne contro il Legia Varsavia), anche Lozano ha firmato due reti (entrambe in campionato contro Udinese e Fiorentina) e disegnato due assist nel match con la Sampdoria, uno a Osimhen e l’altro a Zielinski. L’anno scorso Politano segnò in totale 12 gol (9 in campionato, 2 in Europa League e uno in coppa Italia e firmato cinque assist, tutti in partite di serie A), Lozano di gol complessivi ne realizzò 14 (11 in campionato e 3 in coppa Italia) con cinque assist (4 in campionato e uno in coppa Italia). Accelerazioni, scatti, capacità di andare nell’uno contro uno e di saltare l’uomo: in questo Politano e Lozano sono simili, anche se l’ex interista tende più ad accentrarsi per provare poi il tiro con il sinistro mentre il messicano va più alla ricerca della linea di fondo per il cross o comunque ad allargarsi per il tiro in diagonale con il destro. Grande capacità soprattutto di cambiare passo, una prerogativa di entrambi gli esterni d’attacco del Napoli e per questo molto difficili da marcare.
Preziosi tutti e due anche per la fase difensiva, continui rientri per dare una mano ai compagni, in fase di non possesso si abbassano sulla linea dei centrocampisti e sono i primi insieme alla punta centrale e al trequartista ad andare in pressing sui difensori avversari. Funzionali al metodo di calcio di Spalletti, Politano e Lozano sono utilissimi quando c’è da attaccare per creare la superiorità numerica e quando serve il contributo in fase di copertura: automatismi che funzionano sempre più sulla fascia destra d’attacco.

R. Ventre (Il Mattino)

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