La difesa azzurra – Porta inviolata, Koulibaly un muro che non si scalfisce

Il Napoli ritorna da Roma con la porta inviolata e la conferma di una notevole solidità difensiva. Gli ingranaggi sono oleati e i meccanismi funzionano. Al centro come sulle fasce l’equilibrio tra i giusti proponimenti offensivi e l’attenzione alla retroguardia danno alla difesa la possibilità di gestire bene tutte le situazioni. Il mattino vota così il reparto arretrato:

6 Ospina

I pericoli ci sono, ma non è mai davvero chiamato ad un intervento vero: Abraham sfiora il palo ed è l’unico vero brivido. Qualche buona uscita e sempre preciso quando partecipa alla manovra. Che guizzo sul traversone rasoterra di Vina. Per il resto è una notte da cardiopalmo, ma lo specchio la Roma non lo centra mai. 

6,5 Di Lorenzo

Si propone con forza, costringendo Mkhitaryan a più di un inseguimento, aspetto che ha limitato molto l’armeno. Legge sempre con attenzione le azioni giallorosse, trovando diversi anticipi ma anche abile nei vari corpo a corpo. Sbanda in qualche ripartenza nel finale, ma difficile che faccia dei pasticci. 

6,5 Rrahmani 

Molto bravo a tenere Abraham spalle alla porta: nessun intervento in scivolata, nessun salvataggio eclatante, ma il suo è un lavoro pulito e preciso. Ovvio, la punta della Roma gli sfugge via qualche volta. Nel finale è costantemente sotto pressione ma lui mantiene una flemma che è indice della sua maestria. 

7,5 Koulibaly 

È un muro che nessuno riesce a scalfire. E lo fa fino all’ultimo secondo. Salva l’1-0 con un intervento perfetto su Pellegrini al 7’, gioca come play aggiunto quando Fabian è schermato dal 4-4-2 della Roma in fase di non possesso. Nessun errore in copertura, anche e soprattutto su Zaniolo. 

6,5 Mario Rui 

Alto e largo. Deve adattarsi alla spina di Zaniolo e Karsdorp che sono le frecce giallorosse più pericolose e lo fa mettendosi in discussione, Insigne e soprattutto Zielinski non riescono a regalare il giusto sostegno ed arrivano diversi spunti pericolosi per Ospina. Karsdorp gli toglie la gioia del gol. 

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