Lo “strano” caso del patron azzurro. “Romano di nascita, campano per origini, Aurelio De Laurentiis secondo la sacra chiesa del pallone oggi dovrebbe essere osannato a Napoli e osteggiato in quella Capitale nella quale vive da rivale calcistico. E invece è esattamente l’opposto“, scrive la Gazzetta dello Sport tracciando un profilo del presidente del Napoli e svelando dei retroscena: “Quando arriva nella città del Golfo da anni una scorta della Polizia lo segue in ogni spostamento per via di minacce subite in passato. E anche adesso che il Napoli vola e guarda tutti dall’alto una certa acredine non è stata smussata e con la città il rapporto rimane complicato”
Il retroscena dell’osteria dal Moro: “De Laurentiis non ama parlare di calcio, ma lo faceva con gusto quando il compianto proprietario Franco Romagnoli – romanista sfegatato – lo provocava amabilmente. Oggi quelle provocazioni sono diventate quasi rimpianti perché sulla sponda giallorossa hanno visto in questi anni passaggi americani e nessun trofeo vinto. Mentre proprio all’Olimpico Aurelio esultava alzando due Coppe Italia. Qualcuno si augurava pure che De Laurentiis lasciasse il Napoli per prendere la Roma. E probabilmente proprio dai tavoli del Moro partì nel 2016 una voce “accreditata” che il produttore stesse per acquistare il club giallorosso. Una speranza più che una notizia”.