La domenica di Roma-Napoli è così, sarà così. E sarà la terza da avversario che il signor Luciano vivrà in quello stadio magico da quando nel 2017 ha lasciato la Capitale: una vittoria e un pareggio, nelle precedenti con l’Inter, ma ora la storia è diversa, è più complessa. Nel senso che al di là dei sentimenti, dei ricordi e delle emozioni che inevitabilmente verranno fuori, ci sono un progetto da coltivare e una missione da completare. C’è il Napoli: la capolista della Serie A, nonché l’unica squadra dei campionati top d’Europa a punteggio pieno con 8 vittorie in altrettante partite proprio come fecero gli uomini di Sarri nel 2017-2018. E ora, cioè domani andranno in scena due operazioni: la prima legata alla statistica, perché un altro successo varrebbe un nuovo record detenuto in beata solitudine; la seconda legata ai sogni di gloria. Ovvero: se gli azzurri riusciranno a battere anche la Roma, non potrebbe più negare le ambizioni scudetto anche il più integralista degli scaramantici. F. Mandarini (CdS)