Il rigore contro il Torino e la questione contratto sembrano già un lontano ricordo per Lorenzo Insigne che ha sempre detto di avere la testa solo al campo. È stato così anche ieri, contro il Legia (sostenuto in tribuna d’onore da circa 100 tifosi scatenati invitati dal club come Vip nonostante i divieti di trasferta per i polacchi imposti dalle Autorità napoletane), quando il capitano è sceso in campo dal primo minuto: perché per Spalletti non c’è turnover che regga quando si parla di Insigne. E il capitano risponde a modo suo: gol. E che gol. Un destro al volo che nel secondo tempo sblocca la partita contro i polacchi. Suo anche l’assist per il raddoppio di Osimhen, e al momento del cambio è arrivato il solito abbraccio con Spalletti. Insomma, questo è il loro Napoli. Perché i due attaccanti si cercano, ma soprattutto si trovano, eccome se si trovano. Più forti delle critiche, degli errori e dei presunti mal di pancia. Il gol segnato ieri dal capitano del Napoli è un capolavoro di rara bellezza: coordinazione perfetta e palla che si infila (finalmente, dopo svariati tentativi) alle spalle del portiere polacco. «Sono contento per il gol, ci voleva», ha subito chiarito Insigne. «Ma al di là di tutto abbiamo fatto una grande prestazione. Siamo stati bravi a rimanere in partita fino alla fine. Questi sono tre punti importanti per la qualificazione. Anche perché stiamo cercando di onorare tutte le competizioni al massimo».
Ma dopo il Legia è già tempo di guardare avanti. «Con la Roma sarà una partita difficile. Ovviamente ci sono rimasto male per il rigore sbagliato perché vorrei segnare sempre ma sono sereno: il prossimo rigore lo calcio io». Fonte: Il Mattino