Lorenzo Insigne: “A Roma dovremo farci trovare pronti”

Quando il pallone sta per arrivare nella sua comfort zone, quella che sa scegliersi per regalarsi la felicità più travolgente, Lorenzo Insigne sa già cosa deve fare: lasciare che non ci siano dubbi, che non avverta il peso delle responsabilità, che senta il rischio e ci vada incontro, arcuando il corpo e sistemando il proprio talento al centro di uno stadio ch’è suo. Mentre Napoli-Legia Varsavia è una partita diabolica, nella quale le statistiche inducono a disperarsi perché non può essere vero che non sia capitato nulla, uno scugnizzo entra nella propria parte, afferra il carattere di cui dispone, sistema il collo-destro e lascia che con una sciabolata vadano via le streghe dal «Maradona» e diventi un’altra notte:

«Ho fatto un gran gol».

L’ha fatta grossa, a modo suo, sfilando via tra gli spifferi scomposti di quest’autunno nel quale ha scoperto le brume dell’anima: un rigore sbagliato a Firenze, un altro buttato via con il Torino, e i riflessi, inevitabili, su quella consistenza che con l’ennesimo capolavoro lo avvicinano sempre di più a Maradona e gli lasciando dentro una serenità composta.

«Perché io sono contento per aver aiutato la squadra a vincere».

Napoli-Legia è piena di Insigne, c’è lui nel gol, c’è nel raddoppio di Osimhen con l’assist, c’è nelle diavolerie di Spalletti che interviene a ritmo continuo e smonta ripetutamente quella squadra, trascinando il suo capitano ovunque, esterno o trequartista o sottopunta o dove voglia approdi quel geniaccio che adesso si gode il momento e pensa alla Roma: «Bisogna recuperare le energie, ne abbiamo spese tante, perché domenica c’è una gara importante a cui arrivare pronti». 

A. Giordano (CdS)

 

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