Approfondimento sul Napoli nella terza partita di Europa League contro il Legia Varsavia, il 21 ottobre alle 21.00 allo stadio “Diego Armando Maradona” di Napoli.
Primo goal – al 76′ Insigne (1-0)
Primo goal che arriva al 76′ minuto di gioco, su una giocata individuale di Politano; che porta palla sulla fascia, ma poi essendo accerchiato da due calciatori decide di rientrare verso il centro del campo. Stando alle indicazioni del mister del Legia di non dare profondità agli azzurri; sulla finta dell’esterno azzurro, la difesa avversaria si spinge tutta verso la porta. Nel rientrare con il piede preferito Politano trae in inganno gli avversari più vicini ma anche il movimento della difesa. Lo stazionare di Petagna per un colpo di testa, l’inserimento di Osimhen e quello di Demme che viene seguito dall’avversario.
Questa combinazione di eventi crea lo spazio necessario fuori area per il capitano Insigne che ricevuto un buon passaggio dal compagno; di prima intenzione insacca portando in vantaggio i suoi e di controbalzo con un tiro non certo semplice; ma soprattutto scrollando di dosso quell’area che quella partita potesse finire in parità.
Secondo goal – al’80’ Osimhen (2-0)
Secondo goal che arriva da un ottimo recupero palla a centrocampo di Osimhen; che con il suo potere fisico inizia a portare palla portandosi gli avversari e facendo salire i suoi. Appena visto il compagno Insigne gli passa la palla e va nello spazio attaccando la profondità. Con un’ampia falcata e con solo 10 tocchi sul terreno arriva al limite dell’area ricevendo il passaggio di ritorno. Con un tocco la controlla e poi alzando la testa la mette nell’unico spazio lasciato dal portiere avversario.
Terzo goal – al 95′ Politano (3-0)
Terzo goal che arriva a partita ormai finita, e su una azione personale di Politano, quasi simile al primo goal. Solo che cambia il tipo di giocata; infatti l’azzurro prima era spostato sulla fascia e ha crossato adesso, invece essendo più accentrato prova a saltare l’avversario. Riuscendoci bene portando ancora palla arrivando al limite dell’area; scaricando un sinistro preciso che arriva nell’angolo basso proprio dove il portiere avversario non può arrivarci. Goal che chiude in tutti i sensi la partita, infatti il tempo di battere il calcio di inizio che l’arbitro fischia la fine.
Conclusione dell’approfondimento
Tre sono i goal segnati dal Napoli al Legia Varsavia in questa partita, lo stesso numero subito dai polacchi fino ad ora. Infatti nelle due partite precedenti non aveva subito goal vincendole tutte e due per 1a0. Merito và al Napoli che ha contenuto bene le ripartenze. Seppur ha lasciato un paio di occasioni, ad esempio il palo colpito prima del vantaggio azzurro.
Gran parte del merito va a mister Spalletti che ha saputo leggere bene la partita sin dall’inizio. In quanto ha dato equilibrio alla squadra pur facendo male già nel primo tempo, seppur senza segnare. Ma nel secondo tempo con l’ingresso di Osimhen e Fabian Ruiz ha dato più freschezza; con il nigeriano che è diventato un punto di riferimento in attacco con varie possibilità di giocate; rispetto a Mertens che magari non fa del colpo di testa un punto di riferimento. Fino a quando non ha deciso di spingere ancora di più con l’ingresso di Petagna e di uno strepitoso Politano; quest’ultimo autore dell’assist del primo goal e del goal finale.
Ora l’appuntamento con l’Europa League è il 4 novembre alle 18.45 per il ritorno con il Legia Varsavia in terra polacca. Mentre si avvicina la prossima partita di campionato contro la Roma, prevista per domenica 24 alle 18.00. Roma che arriva da una brutta sconfitta in Conference League per 6a1; Mourinho ha avvisato lo “Spallettone” in un intervista passata che la trasferta nella capitale sarà dura.
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Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta
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