O ttava meraviglia, ottava sinfonia, ottovolante: ce n’è per tutti i gusti, basta scegliere. Al di là degli effetti speciali, però, è altro che Spalletti si porta a casa dopo la partita con il Toro: il sigillo sul primo posto a punteggio pieno, come nessuno nei cinque top campionati d’Europa; l’imbattibilità; e poi la certezza di avere tra le mani una squadra vera. Un gruppo pieno di qualità capace di soffrire e di fronteggiare le difficoltà con lucidità estrema. Un bel Napoli davvero. Un Napoli maturo che continua a regalare la sensazione di essere ormai pronto a lottare per qualcosa di veramente importante. Per lo scudetto, sì: «Vincere questa partita è tanta roba: se siamo bravi ad aspettare il momento giusto e a guidarla dove vogliamo andare, allora è sintomo di compattezza, forza e maturità. Abbiamo una squadra di amici».
Il signor Luciano è felice, soddisfatto, motivato: «Ora li hai tutti contro, funziona così». Tutti gli inseguitori, certo. Mentre Lozano, ieri incavolato nero e anche irrispettoso nei confronti del suo allenatore dopo la sostituzione, dovrà siglare presto la pace. Proprio come fa lui: «Mi dispiace e lo capisco, da giocatore avrei fatto la stessa cosa».
E sia chiaro: «I rigori li batterà ancora Insigne».
F. Mandarini (CdS)