ESCLUSIVA – A. Bolide (attore): “Lo scudetto? Voglio sdoganare il concetto di scaramanzia ed essere sfacciato per il tricolore”

Il campionato di serie A sta per riprendere, dopo gli impegni delle nazionali e il Napoli è primo dopo le sette vittorie di fila. Non manca la concorrenza e sarà una stagione davvero interessante. Oltre al tema degli azzurri si parlerà di radio con Alessandro Bolide conduttore e comico partenopeo.

In questi giorni a Radio Ibiza, nel programma mattutino al fianco di Fabio Still, hai fatto la parodia del neo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi. Ce ne parleresti? “Come tutti sanno il neo sindaco di Napoli Gaetano Manfredi ha simpatie per la Juventus e quindi, in maniera ironica, ho deciso di imitarlo. La prima parodia di Gaetano Manfredi è stata su Radio Ibiza. Lui ha detto nelle varie interviste che quando vinceranno gli azzurri sarà contento, io nella parodia quando si parlerà del club bianconero, in caso di pareggio, lui all’inizio non sarà dispiaciuto, ma sotto sotto sarà anche un pochino lo sarà. Per il resto lui abolirà il rosso dai semafori per far camminare liberamente i cittadini (ride n.d.r.). In caso di scippo il Comune di Napoli rimborserà il cittadino, e si impegnerà ogni mattina caffè e sfogliatella in omaggio (ride n.d.r.). Saremmo contenti noi come radio, dopo l’imitazione, di averlo in collegamento per poterci parlare e scambiare quattro chiacchiere. Nella parodia sul neo sindaco, mi diverte pensare, come ho detto prima ha simpatie per la Juventus, sono sicuro che dovrà fare di tutto per tifare per il Napoli ed esultare per le vittorie dei bianconeri di “nascosto” ”.

Come nasce il tuo famoso motto “Ma che ce ne fotte”, che spesso lo sentiamo nei tuoi spettacoli? “La frase “ma che ce ne fotte” è una filosofia di vita che ci permette di liberarci da tensioni e preoccupazioni, oltre che vivere con il sorriso sulle labbra. E’ anche un elisir di lunga vita, quindi “ma che ce ne fotte” “.

Nel corso di Radio Ibiza tu e Fabio Still quali sono i ruoli ben definiti nel corso del programma? “Non ci sono in realtà ruoli ben definiti, perché io e Fabio ci diamo una mano a vicenda per fare al meglio il programma. Io per certi versi sono una sorta di fantasista che devo effettuare il passaggio vincente durante la trasmissione. Lui invece è il difensore del programma, la trasmissione si chiama Crazy Ibiza dalle ore 7,00 alle ore 9,00. Infine Marcello Niespolo, l’editore di Radio Ibiza, è il nostro Ferguson, lui mi ha scoperto e portato a condurre la trasmissione che si svolge la mattina”.

Analizzando l’inizio di stagione del Napoli, quale aspetto ti ha colpito in positivo di mister Luciano Spalletti? “Come tifoso del Napoli sono ovviamente contento, per le sette vittorie di fila in campionato. L’aspetto che mi ha colpito che ogni gara ci sono stati degli ostacoli da superare. Dalla prima con il Venezia, al match di Firenze, alla fine superati al meglio. Una squadra insomma che ha le carte in tavola per fare bene”.

Scaramanticamente non diresti la parola scudetto, oppure per una volta ti sbilanci? “In passato quando non si è parlato dello scudetto, alla fine non lo si è vinto. Io invece voglio essere sfacciato e dico che quest’anno abbiamo i mezzi per vincerlo. Mi auguro che anche la squadra abbia questo atteggiamento. Del resto Champions o Europa League, la dovessi vincere, sarebbe bello, ma non potresti prendere in giro i francesi, tedeschi o inglesi, visto che è difficile da incontrare. In Italia invece dovessi conquistare il tricolore, sarebbe più divertente prendere in giro i piemontesi, i milanesi oppure i romani che li puoi incontrare anche come vicini di casa. Sono ottimista e quindi voglio sdoganare il concetto della scaramanzia e parlare apertamente di scudetto”.

Intervista a cura di Alessandro Sacco

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