Il campionato di serie B femminile è iniziato da poche giornate, ma quest’anno fare pronostici è davvero non semplice. Il livello delle squadre è alto, con organici ben attrezzati per conquistare il posto in serie A. Tra queste c’è anche il Como Women, reduce da una stagione, non così positiva, come nelle premesse. Ilnapolionline.com ha intervistato l’attaccante del club lombardo Greta Di Luzio.
Domenica importante successo sul campo del San Marino Academy per 1-2. Ci parleresti della gara e della tua rete da tre punti? “Era uno scontro diretto importante, avevamo voglia di riscatto dopo la gara persa in casa contro il Brescia. Nel San Marino Academy tra l’altro io ci ho giocato e sapevo del suo valore sul piano tecnico e ambientale. La gara è stata difficile, lo sapevamo, ma abbiamo disputato un buon match. Il mio gol? Il tutto è nato da una palla inattiva ed ho sfruttato al meglio la situazione. Mi dispiace da un lato, però ora gioco con il Como Women e cerco di dare il massimo con la nuova squadra”.
Tornando al discorso del San Marino Academy, noti delle differenze a livello ambientale, rispetto al Como Women? “Al San Marino Academy devo tanto, un ambiente che mi ha fatto crescere dal punto di vista professionale e umano. La piazza è molto passionale e questo lo si è visto prima del Covid-19. Importante aver rivisto la gente al campo, perché il tifo è importante per noi calciatrici. Sul Como Women sono contento della scelta, perché è un club ambizioso e con voglia di fare. Peccato per la scorsa stagione, dove ad un certo punto è mancata la compattezza. L’arrivo del neo allenatore e del suo staff ha rimesso le cose a posto e c’è voglia di far bene, sapendo che non sarà facile salire in serie A”.
Ti volevo chiedere del calcio femminile in Lombardia che sta crescendo di anno in anno. Cos’è dipeso secondo te questi passi in avanti? “Premettendo che da sempre in Lombardia ci sono state squadre forti e società molto ambiziose, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Sicuramente c’è da parte delle società gran voglia di puntare al massimo, lavorando sui settori giovanili e che hanno portato le squadre ad ottenere i risultati. Ora si sono aggiunte le società del maschile che hanno dato visibilità al movimento, in serie A ma anche in B. Tra Inter, Milan, Brescia, Como si sono aggiunte Pro Sesto e Cortefranca, insomma le promesse ci sono tutte”.
Tra un anno anche in Italia il calcio femminile passerà al professionismo, come ha ufficializzato Sibilia. Quali le tue aspettative? “Sarà un passaggio importante per il nostro movimento, perché ci sarà per tutte noi calciatrici la giusta visibilità. In Italia ancora troppi pregiudizi e preconcetti che non sono stati del tutto sconfitti. Mi auguro che salito questo importante gradino, i nostri sforzi possano essere premiati e ci potremo avvicinare, con comodo, anche ai club stranieri. Sono convinta che si arriverà a questo, ma ora un passo alla volta e poi vedremo il da farsi”.
Nel tuo ruolo di attaccante quali da sempre i tuoi modelli nel maschile e nel femminile? “In ambito maschile, essendo tifosa del Milan, senza ombra di dubbio Ibrahimovic. Grande campione dentro e fuori dal campo, ha davvero dimostrato, in tutte le squadre con le quali ha giocato, di essere unico nel suo ruolo. Da rossonera sono contenta che giochi con noi e potrà dare come sempre il suo contributo. Nel femminile, non è semplice, te ne potrei dire tante, che ammiro e apprezzo, ma non è facile fare un nome su tutti”.
Quali le aspettative delle prossime gare contro Cesena e Chievo Verona Women? “Domenica affronteremo, come hai detto tu, il Cesena, per la Coppa Italia. Il recupero del 24 invece non si giocherà, sempre contro il Cesena, per via degli impegni delle nostre 4 nazionali. Il 31 Ottobre in casa il Chievo Verona Women e non sarà una sfida semplice. In generale per il campionato di serie B femminile, fare pronostici non è semplice. Essendoci un posto solo per salire in A, non sarà per niente facile raggiungere il traguardo. Anche le gare vanno affrontate con la giusta mentalità e noi scenderemo in campo per ottenere sempre il massimo, ma ci vorrà il giusto spirito per riuscirci”.
Intervista a cura di Alessandro Sacco
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