Per spiegare meglio il concetto fa riferimento alla gara giocata dagli azzurri a Firenze: «A Firenze ho visto una squadra capace di giocare in più modi e di leggere i momenti diversi della partita contro un avversario che almeno per un tempo ha giocato a ritmi alti. Ma quando i viola sembravano prendere il sopravvento, ecco che Fabian gioca un pallone lungo per Osimhen, che entra in area, guadagna un rigore e la partita assume un’altra piega. E comunque anche quando l’iniziativa ce l’aveva la Fiorentina, con Anguissa primo argine e Koulibaly dietro avevi la sensazione di una squadra capace di reggere qualsiasi urto. Insomma il Napoli sa giocare basso e ripartire veloce, ma ha anche giocatori che sanno saltare l’uomo e mostrano padronanza di palleggio per aprire le difese chiuse. E all’occorrenza con Koulibaly puoi tenere la linea altissima per difendere negli spazi aperti».
Insomma, forse il Napoli non è favorito per lo Scudetto, però…«però chi vorrà vincere il titolo dovrà batterli e non sarà per nulla semplice».