“Lucho Spallettone” sbanca, macina, travolge con il suo Napoli

E ora chiamatelo “Spallettone”, invenzione estemporanea quanto affettuosa in diretta tv del suo amico e rivale Josè Mourinho. Amico di oggi con cui condivide strati di pelle gialla e rossa, rivale di domani, l’imminente frontale all’Olimpico, 17 giorni, su cui si verseranno fiumi di parole e già ognuno lucida la sua baionetta o il suo sonetto. Nel frattempo, Lucho Spallettone sbanca, macina, travolge con il suo Napoli. Un cammello potente che raccoglie acqua e punti in attesa del deserto, l’Africa che sarà tra gennaio e febbraio. “Spalletti a Napoli, fidatevi, sarà una goduria. Spettacolo garantito…” scrivevo (Ndr Dotto) due mesi fa, alla vigilia del campionato. Non immaginavo quanto. La “strega di Napoli” lo chiamano, quella buona che sa come tenere in piedi i sogni più audaci. La storia è al fianco della “strega”. Spalletti ha vinto sempre da quando allena. Se vincere è realizzare gli obiettivi che ti chiedono, in qualche caso andando oltre, come la Champions a Udine e le vittorie alla Roma, oltre che tanta estasi.  G. Dotto (CdS)

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