Per guarire, può essere d’aiuto il pieno di autostima che ha fatto in questi due mesi con Spalletti, e la fiducia che ha avuto modo di percepire finirà per trasformarsi in terapia: quando al mercato si sono presentate prima l’Olympique Marsiglia e poi il Milan, l’algerino ha avvertito qualche umanissima tentazione, rimossa ascoltando il proprio allenatore, che l’ha invitato a riflettere. Ounas è l’esterno o anche la seconda punta che può indirizzare le partite, le può cambiare in corsa, può incidere dall’inizio, può inventarsele come vuole: a destra o a sinistra o in mezzo. E Spalletti qualcosa gli ha concesso, per iniziare molti spezzoni e 45′ decisivi per risistemare la sfida con la Juventus, cambiata negli spogliatoi inserendolo per Elmas: ma gli spazi, con la stagione che si riempie, si sarebbero dilatati. Avrà bisogno di curarsi con prudenza, per ripresentarsi – poco prima della prossima sosta – e diventare un attaccante in più a disposizione del Napoli.
Fonte: A. Giordano (CdS)