“ALL IN” Spalletti li ha usati tutti e 24 gli azzurri tra campionato ed Europa League

Spalletti sta scoprendo di avere due squadre

Ora che rimetteranno la palla al centro del villaggio, e si ricomincerà a correre, sarà più complicato allestire una formazione e però anche più semplice: perché nell’istante in cui l’arbitro fischierà, e Napoli-Torino vorrà pur iniziare, Luciano Spalletti voltandosi un attimo in panchina, scoprirà – con piacere – di avere due squadre, di poterle manipolare a propria immagine e somiglianza, strappandosi un plastico sorriso. Eppure qualcosa è già successo in questi due mesi che stanno alle spalle, ricche di Koulibaly e Di Lorenzo, dei loro 810′ minuti che si fanno un baffo degli stacanovisti, però pure densi dei 775′ di Fabian Ruiz, della sua nuova dimensione in un centrocampo pure liquido se capita. In sette domeniche e un paio di giovedì Luciano Spalletti s’è costruito due Napoli, ereditati da una campagna acquisti nella quale qualcosa è stata sacrificata (via Maksimovic e Hysaj a parametro zero e Bakayoko per fine prestito), altro è stato sottratto dalla sorte (gli infortuni di Mertens e di Demme, che si sono aggiunti a quello ormai «storico» dello sfortunatissimo Ghoulam) e nel last minute, poi, molto è stato aggiunto, infilando Anguissa come collante delle due fasi e fosforescente idea alternativa.

Fonte: A. Giordano (CdS)

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