Approfondimento sui goal fatti dal Napoli nella settima partita di Serie A contro la Fiorentina giocata il 3 settembre alle 18.00 allo stadio “Artemio Franchi” di Firenze.
Primo goal del Napoli (1-1) – al 38′ Lozano
Il pressing costante della viola ha fatto sì che gli azzurri optassero per un cambio strategico; invece di portare sempre palla sugli esterni o che il mediano si abbassasse sulla difesa a prendere palla per poter lanciare la profondità; Spalletti ha impostato un calcio diverso con una giocata di prima da parte del centrocampista. Infatti dopo il passaggio di Mario Rui centralmente, Fabian Ruiz di prima lancia in profondità Osimhen (figura 1); che con la sua velocità arriva ad entrare in area di rigore e subisce fallo. Sul dischetto ci và capitan Insigne al quale il portiere para il rigore sulla respinta ci riprova di testa senza successo, ma la palla finisce a Lozano che da posizione più defilata insacca per il pareggio.
Secondo goal del Napoli (1-2) – al 50′ Rrahmani
Calci di punizione che stanno diventando sempre più particolare e sempre diversi tra loro, dove portano sempre ad un buon risultato. In questo caso la difesa viola si lascia distrarre facilmente da due fattori; il primo lo scatto di Zielinski, dove la barriera si “rompe” e la difesa al centro si adatta; il secondo movimento in particolare è quello di Koulibaly, che vedendo lo spazio libero tra barriera e difesa schierata si muove per primo. Così da lasciar intendere che sarà lui il ricevitore della palla, infatti secondo palo sono liberi da marcature Rrahmani (che segna) ed Osimhen alle sue spalle.
Conclusione dell’approfondimento
La vittoria contro la viola sancisce che la sconfitta in settimana è stata solo un incidente di percorso e non un campanello d’allarme. Ancora una volta gli azzurri sanno cosa vuol dire reagire, continuare a giocare nel proprio stile ma cercare di adattarsi all’avversario che si ha di fronte. La giocata di Fabian Ruiz sappiamo che è un marchio di fabbrica di mister Spalletti, che l’ha provata e ricercata spesso con Totti; ma ricordiamo quando in preparazione finito gli allenamenti si fermava con Demme, Lobotka e Ruiz per consigliare questa giocata di prima intenzione; la quale mette molto in difficoltà le difese avversarie, e amplifica le qualità degli azzurri, in particolar modo Osimhen e Lozano che attaccano molto e velocemente la profondità.
Invece i calci di punizione provati e riprovati stanno facendo la differenza in alcune situazioni, come contro il Genoa e l’Udinese. Si vede che c’è impegno anche da parte dei calciatori ad apprendere nuovi metodi per i calci di punizione, e non affidarsi solo al tiro in porta, o alla classica palla messa al centro.
Prossime mese di partite
Ora c’è un po’ di pausa per far rifiatare chi ha giocato di più, e soprattutto mettere in condizione chi rientra da infortunio per poter riprendere al meglio in quanto il ci sarà circa un mese continuo di partite ogni tre giorni, infatti si ripartirà il 17 con il Torino in casa, per passare subito al Legia Varsavia, per la trasferta con la Roma, poi Bologna e derby con la Salernitana, poi trasferta in Polonia per il ritorno con il Legia, per arrivare al 7 novembre con la partita in casa con il Verona. Insomma un mese abbondante e pieno di partite, alcune insidiose, e molte importanti come il doppio incontro di Europa League.
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Approfondimento a cura di Antonio Pisciotta
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