L’ira di KK sugli insulti razzisti: “Io scimmia? Vieni a dirmelo in faccia”

Gli ululati di matrice razzista piovuti su Osimhen, Anguissa e, soprattutto, Koulibaly sono stati la macchia vera della serata del Franchi. Anche se la Fiorentina si è prontamente scusata, col calciatore e con la sua società. È successo tutto a fine partita, mentre i giocatori sfilavano verso gli spogliatoi ed il difensore senegalese del Napoli attendeva l’intervista flash a bordocampo. Prima ci sono stati i soliti «buuuu», ma poi si è andati oltre. Se Anguissa e Osimhen hanno replicato con un sorriso, Koulibaly non è stato a guardare. È stato in questo frangente che qualcuno, dalla Curva Fiesole secondo quanto ricostruito da Dazn, testimone col giocatore dell’episodio, gli ha urlato «Scimmia». Koulibaly è comprensibilmente andato su tutte le furie: «Vieni qui a dirmelo, vieni a dirmelo in faccia», ha replicato. A trattenerlo anche il responsabile delle relazioni esterne del club, Baldari. A fine partita, Koulibaly, come il bordocampista di Dazn, è stato ascoltato dalla Procura Federale. «Massimo rispetto per la Fiorentina, ma è arrivato il momento di dire basta», questa la posizione del Napoli. Osimhen in serata ha twittato: «Genitori, parlate con i vostri figli, fate capire loro quanto sia disgustoso odiare un individuo per il colore della sua pelle».

LE SCUSE. In un attimo sono arrivate le scuse della Fiorentina. Il dg Joe Barone ha incontrato personalmente il calciatore, coprendosi il capo di cenere per l’accaduto. E’ stata espressa la vicinanza della società ed è stato ribadito una volta di più il proprio sdegno: «Queste cose per noi sono inaccettabili». Era stato lo stesso presidente Commisso, alla vigilia della gara, ad auspicare un corretto comportamento da parte della tifoseria, specie dopo aver “subìto” i cori di discriminazione di un settore intero rivolti a Dusan Vlahovic, a Bergamo, dopo la doppietta realizzata all’Atalanta. Ad inizio gara, invece si sono registrati un paio cori di discriminazione territoriale contro i napoletani che quando lo speaker ha ricordato, prima del fischio del match, Davide Astori hanno applaudito in segno di rispetto del capitano viola scomparso nel marzo 2018.

Fonte: F. Bandinelli (CdS)

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