Ieri sera ha affrontato la questione, ha chiesto che determinate offese, determinati commenti gli venissero esternati face to face. Stamattina, via twitter, chiede che i responsabili di quanto accaduto ieri a Firenze siano identificati. Koulibaly ha sempre combattuto il razzismo, non ha mai fatto finta che non esistesse, come la maggior parte dei calciatori, dei presidenti, degli addetti ai lavori. C’è chi non sente cori, chi non si accorge di niente, chi sdrammatizza, chi circoscrive il fenomeno. Poi, c’è Koulibaly. E meno male che c’è.
«Scimmia di merda».
«Putain de singe».
«Fucking monkey».
Mi hanno chiamato così.
Questi soggetti non c’entrano con lo sport.
Vanno identificati e tenuti fuori dagli stadi: per sempre.🤜🏿 #KK #NoToRacism 🤛🏻
📸 @mattinodinapoli pic.twitter.com/mPz0vZJ5c0
— Koulibaly Kalidou (@kkoulibaly26) October 4, 2021