Alla Gazzetta dello Sport, Arrigo Sacchi, ex Allenatore:
“Sorpreso dal Napoli? Sorpreso no, però aspetto prima di dare un giudizio definitivo. Spalletti sta facendo un ottimo lavoro e la cosa mi rende felice: l’ho sempre stimato e so che adesso ha la possibilità di trasmettere una personalità forte al suo gruppo. Gli serve trovare la continuità. E comunque non dimentichiamo che vincere a Napoli è molto più difficile che vincere a Milano o a Torino: è una questione di storia, di humus sociale. Ora c’è entusiasmo, ma che cosa succederà quando sorgerà qualche problema? Come reagirà il pubblico? Io non so rispondere. Però so che Spalletti, oltre ad allenare i giocatori, dovrà allenare anche l’ambiente. Inzaghi? E’ bravo. Ha mantenuto l’ossatura della passata stagione, non ha cambiato modulo. È partito un attaccante formidabile come Lukaku, ma i gol l’Inter li segna lo stesso. Dai nerazzurri mi aspetto più coraggio. Non vorrei vederli sempre in superiorità numerica in fase difensiva. Come modo di giocare e di stare sul campo il Milan è una squadra europea. Sta facendo benissimo. Qualche volta, tuttavia, anche i rossoneri devono imparare a prendersi qualche rischio in più. Napoli, Milan e Inter si giocheranno lo Scudetto? Mi farebbe piacere perché mi riporterebbe indietro nel tempo. Quando noi del Milan battevamo il giocatore più forte del mondo. Dimostrando che una squadra valeva più di un singolo. Anche se quel singolo si chiamava Maradona». Al grande Mister Sacchi ricorderei, però, che, con il medesimo Napoli, che aveva Maradona, ha subìto anche sconfitte…