Luciano Spalletti: “Con la calma potevamo gestire meglio il finale contro lo Spartak Mosca”

La prima sconfitta in una gara ufficiale della stagione brucia. E non potrebbe essere diversamente. Ma per Luciano Spalletti è una serata particolarmente agitata. Si sbraccia – e tanto – durante la gara, quando il Napoli deve resistere in 10 uomini prima e rincorrere lo Spartak poi. Nel finale, l’esplosione: un accenno di rissa con un membro dello staff di Rui Vitoria che gli costa anche un’ammonizione a tempo scaduto. A dividerli ci si devono mettere tutti: dagli arbitri ai giocatori stessi. Il contatto è solo sfiorato, ma è il termometro di una tensione alle stelle. Poi ovviamente c’è la partita, e quella sconfitta sulla quale Spalletti non ha alcuna voglia di passare, anche se si tratta dell’Europa League.
Cosa è successo al fischio finale? «Niente di particolare. Sono andato soltanto a salutare un collaborare dell’allenatore perché ci ha preso in giro tutto il secondo tempo. L’ho salutato e basta».
Poi c’è la partita e la prima sconfitta stagionale del Napoli… «Ho già perso in vita mia, so cosa vuol dire. E in realtà avevamo anche già perso quest’anno, contro il Benevento. Certo, i ragazzi adesso rientrano nello spogliatoio con la testa bassa, ma non è stata una partita disastrosa».
Cosa si salva? «L’impegno, perché quello c’è stato da parte di tutti. Una partita si può perdere, ma si deve migliorare. Analizzeremo gli episodi che hanno fatto la differenza. Avessimo fatto il gol del 2-0 avremmo vinto la partita».
Dove avete sofferto? «In 10 uomini non abbiamo fatto benissimo e loro sono bravi a sfruttare i due uomini molto larghi. Da parte nostra ci voleva lo strappo nelle ripartenze. Mentre loro hanno fatto tanti falli tattici e alcuni un po’ al limite».
A proposito di falli: partita macchiata dal rosso a Mario Rui? «L’espulsione è stata giusta, bisogna fare i complimenti all’arbitro. Ma secondo me c’era un rosso anche per un fallo su Manolas. Vorrei rivederlo».
In 10, però, non siete riusciti a resistere… «E questo fa male. Nel secondo tempo abbiamo sofferto fino a quando non ci siamo messi a giocare con il 3-5-1. A quel punto la partita era in controllo e si soffriva meno».
E poi? «Li abbiamo lasciatoli partire troppo agilmente e così ci hanno fatto gol. Al quel punto tutto è diventato più difficile».
Il gol del 3-1, però, è arrivato quando anche loro erano in 10 uomini… «Quello è stato un peccato. Perché quando siamo tornati in parità numerica ero convinto non solo di poterla riprendere, ma addirittura di riuscire a ribaltare la partita».
E invece cosa è successo? «Abbiamo continuato a giocare in maniera confusionaria senza andare a cercare di riagguantare il risultato e il gol subito è diventato impareggiabile».
Cosa si doveva fare? «Fossimo stati più calmi e avessimo fatto girare la palla probabilmente sarebbe andata diversamente. Poi è ovvio che dopo il terzo gol tutto sia diventato più difficile».
Che bilancio si può fare di questa sconfitta? «Giocare una partita praticamente intera in 10 non era facile: era lunga. Ma ripeto: nell’ultimo quarto d’ora mi aspettavo di far meglio. Anche perché il tempo a nostra disposizione c’era tutto e avevamo anche la forza per poter rientrare in partita. E invece non siamo stati bravi a mantenere il pallino del gioco».
Con l’espulsione di Mario Rui ha inserito Malcuit spostando Di Lorenzo a sinistra: su quella fascia serve qualcuno? «A sinistra abbiamo sempre Ghoulam che è fuori. Lo stiamo aspettando tanto perché lo dobbiamo recuperare. È fortissimo, e nello spogliatoio è importante per tutti. Poi andranno valutate le sue condizioni per una partita, al momento non so che contributo possa dare. Certo, è chiaro che lì a sinistra c’è qualche mancanza».
La Redazione
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