Idea mondiale biennale La Fifa medita tra i dubbi

Gianni Infantino non si aspettava rose e fiori (e infatti non sono arrivati…), ma ha giudicato positivamente il processo consultivo per la revisione del calendario internazionale post 2024 che la Fifa ha portato avanti ieri attraverso un summit on line con 204 delle federazioni affiliate. Meno soddisfatte la Uefa e la Figc, che si è presa tempo per studiare la “riforma” presentata da Wenger (del calendario femminile, in scadenza nel 2023, ha parlato Jill Ellis; di quello giovanile ancora Wenger). In via Allegri sono dubbiosi e critici sul Mondiale ogni 2 anni: temono che sarebbe inflazionato, pensiero condiviso dalle altre grandi federazioni europee e del Sudamerica. Le criticità emerse sono relative alla creazione di un’unica finestra (ottobre) o due (ottobre-marzo) dove concentrare tutte le gare di qualificazione: se da un lato diminuirebbe i viaggi del calciatori (come vuole Wenger per la loro salute), dall’altro non permetterebbe la crescita nel tempo delle nazionali, che starebbero diversi mesi senza riunirsi. Diminuirebbe inoltre il contatto e l’interesse sia dei tifosi sia degli sponsor.
FIFA VA AVANTI. Infantino ha ascoltato le domande (per la Uefa le hanno poste Italia, Germania, Portogallo e Romania; per il Sudamerica Argentina e Uruguay; tanti gli interventi favorevoli dalle nazioni africane preoccupate però per la Coppa d’Africa sempre in scena a gennaio) e ha risposto con toni concilianti. A novembre federazioni e stakeholders riceveranno un report e il mese successivo ci sarà un summit mondiale per la decisione finale. «C’è bisogno di dialogo – ha detto Infantino – e di una Fifa forte e unita. Per far sviluppare il calcio, una manifestazione di successo come il Mondiale deve svolgersi più di frequente». Fonte: CdS.
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