Rui Vitoria non “guarda” alla storia: “Pensiamo solo a questa partita”

Lo Spartak Mosca non sembra affatto arrivato a Napoli per una gita di piacere. Il clima in casa russa non è certo dei migliori. Il termometro è tutto nella risposta che l’allenatore Rui Vitoria rifila a un giornalista che gli chiede del 7 novembre 1990. «Non chiedermi di queste cose», esordisce con un tono molto infastidito. «Non mi piace guardare nella storia. Pensiamo solo alla prossima partita. So che c’è stata la sfida tra lo Spartak e il Napoli di Maradona, ma non so in quale giorno». E poi taglia corto parlando di altro. «Siamo qui per lottare fino all’ultimo secondo senza snaturare la nostra fisionomia».
«Dobbiamo credere nel nostro lavoro. Possiamo perdere una partita ma non possiamo perdere la nostra personalità. Sappiamo che sarà una sfida difficile, ma siamo pronti a tutto», lo ripete come un mantra. C’è il problema delle assenze. «È vero, abbiamo molti problemi per le assenze, ma non ci piangiamo addosso. Sappiamo di affrontare una grande squadra. Magari tutti giustamente pensano che per il Napoli possa essere una passeggiata, ma noi dobbiamo essere concentrati e giocare il nostro calcio». Ecco perché Rui Vitoria non stravolgerà il suo modulo. Si va avanti con il 3-4-3. Se pure Rui Vitoria non vuol parlare del 7 novembre del 90, i suoi giocatori hanno voluto rendere omaggio alla doppia sfida di quella Coppa dei Campioni tra il Napoli e lo Spartak. Come? Facendo un giro in città con tappa obbligata ai Quartieri Spagnoli, posando sotto il murale dedicato a Diego. 
Il Mattino
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