Una cosa è certa: Lorenzo Insigne non si è ancora promesso a nessuno. E sta aspettando De Laurentiis. La prossima mossa sarà la sua, del presidente. Lui, il capitano, non sa davvero quale sarà il suo futuro, non se lo immagina lontano dal Napoli anche se magari dietro le parole di ieri alla vigilia della gara con lo Spartak traspare un desiderio di far in fretta per definire una faccenda che sperava fosse già conclusa. «Sono sereno, sono il capitano e so che devo dare l’esempio a tutti. Mi godo questo momento, è l’unica cosa che conta. È vero, ho un solo anno di contratto, sto cercando di pensare solo al campo e non mi voglio distrarre perché più penso ad altro e più non mi diverto in campo e non gioco bene», spiega col sorriso. Tradotto: fate presto a trovare una soluzione a una situazione che per il momento non mi pesa ma domani chissà.
EUROPA MIA
Questa coppa figlia di un dio minore non gli va molto a genio. Lo dicono i numeri: ha segnato in 35 partite (la prima l’8 febbraio del 2013 con il Viktoria Plezen) appena 4 gol, l’ultimo il 14 febbraio del 2019 a Zurigo. Nello stadio di casa ha segnato solo a Swansea e Legia Varsavia. Insomma, briciole. Lui però non vuole porre limiti. D’altronde, i capitani che devono dare gli esempi non tirano mai i remi in barca. Sarò uno di quelli che farà gli straordinari. «Con lo Spartak sarà un’altra partita importante contro una squadra forte, abbiamo visto che avrebbe dovuto vincere la partita con il Legia ma è stata sfortunata e ha perso prendendo gol in contropiede. Dovremo stare concentrati e fare una grande gara. Bisognerà essere pronti». Racconta la delusione che si porta dietro da maggio. «Sì, dentro di noi c’è ancora rabbia perché avremmo dovuto giocare la Champions. Quel quinto posto brucia ancora. Quest’anno dobbiamo tirare fuori la cattiveria che qualche volta ci è mancata. Stiamo cercando di spronare tutti a dare il massimo di loro stessi. Io spero davvero che quest’anno si possa scrivere una pagina di storia». Sarà pure il capitano con il contratto in scadenza, ma tutto sembra tranne uno che si prepara ad andare via. E l’impressione è che presto la trattativa per il rinnovo.
P. Taormina (Il Mattino)