Il contratto, che scade a giugno 2022, consente al suo manager, Vincenzo Pisacane, di cominciare sin dal primo gennaio ad ascoltare i nuovi pretendenti: e non ci sarebbe bisogno di «autorizzazioni», basterà una Pec alle società interessate per informare il Napoli di voler semplicemente dialogare con Insigne, già 403 partite con la maglia azzurra, 111 gol e una fascia che rappresenta il simbolo d’una leadership che gli appartiene. Ad agosto, proprio poco prima che il mercato si chiudesse, l’Inter si era fatta avanti: non aveva ancora trovato l’accordo con la Lazio per Correa, sapeva di rapporti complessi tra lo scugnizzo di Frattamaggiore e De Laurentiis, ci provò ufficialmente con un’offerta declinata immediatamente, senza neanche riflettere, quindici milioni più Alexis Sanchez. Ma quella fu una strada, la più breve, non la più vantaggiosa, perché l’Inter ha comunque una alternativa: rivedersi a gennaio e regalarsi Insigne con un bonus di sette milioni alla firma e gli stessi sei milioni per le prossime quattro stagioni.
Fonte: A. Giordano (CdS)