Spalletti dispone di un Napoli africano, come mai in passato

La spina dorsale del Napoli è: Kouibaly, Anuissa e Osimhen

Se escludiamo i fratelli Ghisi, italiani nati nella Tripoli coloniale, il primo fu il marocchino Saber, nel Duemila, alla corte di Zeman. Il calcio africano era già salito alla ribalta ai Mondiali dell’82 e del 90 dove proprio a Napoli il Camerun di Milla fece tremare l’Inghilterra di Gascoigne. Oggi, trent’anni dopo, seppure le Nazionali continuino a incontrare difficoltà (mai una semifinale mondiale raggiunta), a livello individuale il calcio africano è assoluto protagonista. Il Liverpool di Klopp ha vinto Champions e Premier guidato da due fuoriclasse come l’egiziano Salah e il senegalese Mané, senza dimenticare Keita e Matip. Un altro senegalese, Mendy, ha vinto la Champions col Chelsea. E più in là con gli anni, giusto per fare qualche nome, Drogba, Yaya Touré, Eto’o

Fonte: M. Gallo (CdS)

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