I suoi lanci (da libero) erano dolci come sciù ed arrivavano sempre a destinazione: sulla testa o sui piedi, con precisione millimetrica, anche da 50 metri. Rudy Krol, ambidestro di Amsterdam dalla tecnica sopraffina, arrivò a Napoli nel 1980 – dopo 12 stagioni all’Ajax – in maglia azzurra per un quadriennio, sfiorò lo scudetto alla sua prima annata ( e soltanto per questione di mesi non incrociò un certo Maradona. Ieri è reso protagonista d’un altro lancio azzeccato, quello dei numeri di partenza abbinati ai cavalli del Lotteria di Agnano (domenica 3 ottobre), con relativo ordine delle classiche tre batterie. Testimonial acclamato, oramai di casa a Napoli: «Ho ancora tantissimi amici qui. All’ippodromo ci andavo in Olanda con alcuni compagni di squadra appassionati di trotto, so che domenica correrà un cavallo olandese (riferendosi a Generaal Bianco), spero che faccia bene».
Pur vivendo in Andalusia, non di rado lo si vede da queste parti: «Napoli e il Napoli, che seguo sempre da casa, sono nel mio cuore e spero che gli azzurri possano lottare fino in fondo. Meglio però non dire quella “parola” lì, la stagione è giovane, il campionato aperto e fra le pretendenti c’è pure il Napoli. Occhio però al Milan. In chi mi rivedo? Direi Koulibaly: è un fuoriclasse».
Fonte: CdS