Perennemente e forzatamente descritta come la città del sole dove l’allegria regna sovrana, in realtà Napoli fatica a godersi i momenti gioiosi. Quasi senza accorgersene finisce spesso per cercare motivi che le impongano un abito di sofferenza. Sta accadendo anche con il Napoli primo in classifica a punteggio pieno. Nell’immaginario tradizionale sarebbe più che sufficiente per dar vita a un carnevale. E invece Napoli si agita e si macera. Il nuovo incubo si chiama Coppa d’Africa. La competizione che si disputerà in Camerun dal 9 gennaio al 6 febbraio. E cui la squadra di Spalletti dovrà contribuire con i tre giocatori simbolo: Koulibaly, Anguissa, Osimhen. Oltre agli algerini Ounas e Ghoulam nonché a Malcuit che ha origini mauritane e marocchine con passaporto francese. Mezza squadra. Non a caso, in città, da giorni si alternano pareri di legali che provano a cercare escamotage per sfuggire alla convocazione.
CdS