«Siamo sulla buona strada». La rabbia per la seconda sconfitta consecutiva rimediata alla terza gara alla guida del Cagliari, non ha fatto perdere la fiducia a Walter Mazzarri che, pur con un pizzico di nervosismo che era sul punto di sfociare con un battibecco in diretta con Ciro Ferrara ai microfoni di Dazn, continua a pensare positivo. A Napoli sarebbe stata difficile per qualsiasi altra squadra e il pericolo di prendere un’imbarcata era comunque dietro l’angolo. La compagine isolana, invece, pur badando soprattutto a non prenderle, si è presentata in campo solida e compatta, cercando di chiudere ogni varco alla corazzata partenopea, pur lasciando agli azzurri la gestione della gara.
TERZO KO
«La compattezza è stata una nostra scelta e la prima vera e propria occasione l’abbiamo avuta noi. Sul palleggio e sul possesso palla loro sono stati superiori, ma ora noi vogliamo guardare avanti. Senza però dimenticare che affrontavamo la miglior squadra del campionato, che ha dato quattro o cinque gol a tutti. Se pensiamo a questo, il mio Cagliari ha fatto una bella partita difensiva». Evidentemente lo sforzo fatto per cercare di alzare le barricate davanti a Cragno, non è stato sufficiente e a preoccupare è la sterilità di un attacco che da due giornate è all’asciutto. La spregiudicatezza e il cinismo messo in campo dai rossoblù all’Olimpico sembra ormai svanito e quella cattiveria non si è vista né con l’Empoli né con il Napoli. La stanchezza, gli acciacchi e il tempo non giocano certo a favore della compagina isolana che ora dovrà affrontare la sfida di venerdì contro il Venezia come una gara da dentro o fuori anche se la stagione è appena agli inizi. «Io ho visto una squadra più solida rispetto a quella dell’Olimpico e non abbiamo concesso nulla a una squadra che è una macchina da guerra. Nel primo tempo abbiamo sbagliato la marcatura mentre sul secondo gol, volevamo fare l’assalto finale ma abbiamo commesso l’ingenuità del rigore. Se recuperiamo un pò più di energie, venerdì ce la possiamo giocare bene». Ha ancora bisogno di tempo per riuscire a mettere tutte le cose al loro posto, ma la fiducia nei mezzi dei suoi ragazzi resta alta per un Mazzarri che non molla. «Non cerchiamo alibi ma se la società ha deciso di cambiare allenatore, qualche problema c’era. Ora mi auguro di poter lavorare bene durante la sosta per poter dare un gioco più brillante alla squadra».
A cura di Giuseppe Amisani