Con ogni tipo di rispetto dovuto nei confronti di Ounas, una delle più gradite sorprese di questo scintillante inizio di stagione azzurra, va da sé che a spaventare l’intero ambiente saranno le assenze di Koulibaly, cioè il totem della difesa e il Comandante in capo della squadra nominato da Spalletti; di Anguissa, la marcia in più di un centrocampo mai così produttivo ed equilibrato come da quando è arrivato Frank; e di Osimhen, il tornado Osi che semina scompiglio ogni volta che parte in quarta e che nell’ultima settimana, cioè dal giovedì di Leicester al giovedì di Marassi con la Samp, ha collezionato 5 gol in tre partite. Tutto chiaro? In un solo concetto, il signor Luciano dovrà ridisegnare l’asse centrale del suo Napoli. Il clou: cuore, muscoli, polmoni. Per la cronaca, nella fase a gironi il Camerun di Anguissa, grande anfitrione della competizione, aprirà i giochi il 9 gennaio con Burkina Faso e poi replicherà il 13 con l’Etiopia e il 17 con Capo Verde; il Senegal di Koulibaly, invece, si esibirà il 10 gennaio con lo Zimbabwe, il 14 con la Guinea e il 18 con Malawi; la Nigeria di Osimhen giocherà l’11 gennaio con l’Egitto, il 15 con il Sudan e il 19 con la Guinea-Bissau; e l’Algeria di Ounas sfiderà l’11 gennaio la Sierra Leone, il 16 la Guinea Equatoriale e il 20 la Costa d’Avorio.
Fonte: F. Mandarini (CdS)