La serie A diventa sempre più americana. L’ultima squadra ad essere stata ceduta è il Genoa. Enrico Preziosi ha venduto il club rossoblù al fondo statunitense 777 Partners (che detiene già una quota di minoranza del Siviglia in Liga). L’imprenditore avellinese ha firmato ieri mattina la cessione dell’intero pacchetto azionario del club. Preziosi aveva salvato il Genoa dal fallimento nel 2003 riportandolo in serie A nel 2007 e mantenendo sempre la categoria. La notizia circolava già da qualche settimana, anzi addirittura da prima dell’inizio della stagione, ma solo ieri è arrivato il closing definitivo. Quella di Preziosi, però, non sarà un’uscita di scena totale, perché l’oramai ex patron dovrebbe comunque mantenere un ruolo istituzionale nel club per i prossimi tre anni. La cessione rappresenta la fine di un’era, quella caratterizzata dall’istrionico presidente Preziosi, protagonista non solo di grandi successi alla guida del club genovese,ma anche dimomenti di forte tensione nelle assemblee di lega. La personalità di Preziosi, infatti, non ha mai faticato a venire fuori, così come la sua grande capacità di indovinare gli acquisti low cost in grado di risanare i bilanci del club. In primis Diego Milito, passato dal Genoa all’Inter per vincere il Triplete. Da ultimo Pyatek che dopo il boom con la maglia del Grifone è passato alMilan. LA SVOLTA Si tratta dell’ennesimo passaggio di proprietà di un club italiano a un patron straniero. Oramai, infatti, le società di serie A controllate da gruppi che arrivano dall’estero sono 8. Il Genoa è l’ultima della lista, ma già entro la fine del campionato il numero dei club potrebbe salire visto che anche la Salernitana è alla ricerca di un nuovo acquirente. Milan, Fiorentina, Bologna, Venezia, Spezia e Roma sono come il Genoa di proprietà americana, mentre l’Inter è in mano al gruppo cinese Suning. B. Majorano (Il Mattino)