Il boom del Napoli – Il Mattino lo spiega in 10 mosse

Poi, l’esplosione, il boom. Quello azzurro Napoli. Ma, da cosa nasce questo momento, quali sono le condizioni che lo stanno permettendo? Il Mattino individua 10 “cause”:

1. LA CONDIZIONE ATLETICAPochi dubbi: il Napoli corre e corre anche bene. Nelle prime 5 partite tra campionato e coppa si è visto che la condizione degli azzurri è perfetta. Non può essere certo un caso il ritorno a Napoli di Sinatti, storico preparatore degli azzurri nell’era Sarri.
2.L’EFFETTO SPALLETTI – Rialzarsi dalla batosta di Napoli-Verona non era facile. Lo sapeva per primo Spalletti che ha portato una mentalità vincente. Così gli azzurri hanno ritrovato fiducia nei propri mezzi riuscendo a rimettere in piedi partite che sembravano perse.
3.I GOL DI OSIMHEN – Era l’attaccante che lo scorso anno mancava. Tra Covid, infortuni e problemi di adattamento Osimhen si era visto troppo poco. Anche quest’anno sembrava che le cose potessero prendere una piega sbagliata (vedi l’espulsione contro il Venezia), ma Victor ha risposto alla grande con la doppietta di Leicester e il gol di Udine.
4.IL CARISMA DI INSIGNE – Chi l’ha detto che il contratto in scadenza può essere un problema? Insigne si è caricato la squadra sulle spalle e da vero leader sta aiutando tutti a rendere al meglio. Capitano dentro e fuori dal campo, proprio come gli ha chiesto Spalletti.
5.LA ROSA LUNGA – Spalletti ha a disposizione un organico ampio per effettuare rotazioni e applicare un turnover ragionato. Tra Europa League e campionato ha utilizzato tutti gli uomini disponibili facendo sentire importanti anche quelli che erano ai margini dei progetti passati.
6.LA FIDUCIA DEL PRESIDENTE – Tra De Laurentiis e Spalletti sembra sia stato amore a prima vista. Al momento nessuna frizione tra presidente e allenatore. E fino a quando la luna di miele regge, è un bene per tutti.
7.ANGUISSA A SORPRESA – Arrivato all’ultimo squillo del calciomercato, Anguissa ha già preso per mano il Napoli. Il centrocampo con lui ha conquistato centimetri e muscoli: tutto quello di cui aveva bisogno Spalletti per ridisegnare la sua squadra.
8.I GOL DEI DIFENSORI – Koulibaly ci ha preso gusto in due giornate, poi ci si è messo anche Rrahmani: i gol del Napoli non arrivano solo dagli uomini d’attacco, ma anche dai difensori che si buttano in avanti senza paura.
9.LA FIDUCIA DELL’AMBIENTE – È tornato il dodicesimo uomo: lo stadio Maradona, riaperto dopo il lungo stop forzato per il Covid. E ora i tifosi potranno riprendere a spingere.
10.LE PALLE INATTIVE – Contro l’Udinese il capolavoro: due gol su due schemi a palla ferma studiati alla perfezione. Angoli e punizioni a favore erano un incubo, ma grazie allo studio da parte dello staff di Spalletti, sono una preziosa risorsa.

 

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