L’editoriale di A Della Palma:
“Ha una qualità eccelsa nel tridente offensivo, arricchito dalla prepotenza fisica e dalla velocità di Osimhen, ma ha piedi delicati e ispirati anche in mezzo al campo, dove Fabian Ruiz studia da mediano, e nel reparto arretrato, dove Koulibaly e Rrahmani fanno piazza pulita anche con la testa. Il 4-0 di Udine arriva al termine di una lezione di calcio, a prescindere dal valore degli avversari, che andrebbe studiata con grande umiltà da tutti gli allenatori, di qualsiasi categoria. Possono trovare ispirazione e restare ammirati da come gioca la squadra di Spalletti che non sembra appena nata, come è nella realtà, perché gioca a memoria, come se da anni recitasse un copione che, invece, le è stato consegnato solo da qualche settimana.
E’ ancora molto presto per dire che il campionato potrebbe aver scoperto il suo nuovo padrone, siamo soltanto alla fine della quarta giornata e stasera inizierà la quinta, ma intanto il Napoli ha passato la notte in testa da solo. Un sogno, se ripensiamo alle polemiche provocate dall’immobilismo sul mercato del presidente De Laurentiis, che aveva investito
Il Napoli in vetta, poco prima di Fiorentina- Inter, dopo una partita perfetta in cui ha annientato la forza difensiva dell’Udinese di Gotti, che spesso aveva messo in grande imbarazzo anche le big del campionato. Si vede che la squadra studia sul campo, ispirata dal suo maestro, e non solo per l’azione con cui Insigne provoca il gol di Osimhen (egoista e concreto: sulla riga Samir avrebbe potuto togliere il pallone dalla porta) ma anche perché il bis
Fonte: CdS