Tra le variabili di questo mondo, che è sempre eguale a se stesso, c’è l’emergenza, che quando ti attacca sembra farlo «scientificamente» e in una sola zona, a centrocampo, la terra di qualcuno – Fabian Ruiz e Anguissa – costretti a inventarsi gli straordinari, a starsene là in mezzo. E allora, volente o nolente, Spalletti è costretto a risistemarli insieme, dinnanzi alla difesa, aspettando che Demme e Lobotka tornino, che Zielinski si impadronisca di se stesso, che ricompaia l’abbondanza o qualcosa che ci somigli.
Fonte: A. Giordano (Cds)