Gonzalo Higuain, ex attaccante del Napoli, e della Juve, sembra diventato l’ombra del goleador che è stato. Oggi Repubblica scrive in merito, “Higuain è il soggetto ideale per raccontare il tramonto anticipato di un uomo gol e la tentata rinascita di un uomo, punto. (…) Farsi crescere la barba in quel modo è tipico di chi si nasconde in sé dopo una sconfitta. (…) Non c’è in lui la robotica determinazione di Ronaldo o l’astuzia del marketing di Ibrahimovic. Ma neppure la capacità scenica dell’uscita a effetto del 32enne Platini. Non persiste né scompare: sfuma. È umano nella sua resa. Amabile, perfino e infine. Spiaggiato, come certi cetacei che hanno perso la rotta. (…) Ha provato a tornare al Chelsea, alla Juventus, ritrovando l’allenatore che pareva il suo creatore, ma “non era stata la mano di Sarri”. È sempre la mano di Dio: una carezza e passa al miracolo seguente“.