La sua Udinese allenata in due riprese tra il 2001 e il 2005 nel corso di una carriera ormai lunga che tra l’altro lo vede in testa alla classifica delle panchina in A. Sì, è Spalletti l’allenatore del campionato con più partite alle spalle: 486. Un bel risultato all’alba dei 62 anni e di un’esperienza cominciata un po’ al buio, se vogliamo, considerando che le porte del Napoli non sono mai state chiuse ad alcuna soluzione – ovvero cessioni eccellenti – nel corso degli affari estivi. Una scatola chiusa che però, come voleva lui, è rimasta blindata: e così è finita che Koulibaly e Insigne, tanto per citare due casi eccellenti, oggi sono i leader di una squadra che lotta e soprattutto convince a dispetto di una serie di situazioni da mettere a punto. A cominciare dal centrocampo: reparto che ancor prima di iniziare la stagione ha dovuto fare i conti con l’assenza di Demme, l’unico regista, e poi con i forfait di Zielinski e Lobotka. Classiche difficoltà ma anche jolly: e se Anguissa viene dal mercato, è stato Spalletti a rilanciare gente tipo Ounas e lo stesso Lobotka. Altri oggetti della diffidenza che oggi piacciono proprio come lui. O magari giù di lì.
Fonte: F. Mandarini (CdS)