Quando è arrivato a Napoli, un annetto fa, Victor Osimhen conosceva fondamentalmente un negozio: quello di un venditore di kebab a Chiaia. Gradualmente, poi, ha cominciato a girare la città, le isole, la Costiera e si è innamorato della pizza e di Capri, per esempio, ma l’Africa gli scorre nelle vene a fiumi: alle classiche cene cool che fanno tanto calciatore, Osi preferisce i panini da fast food e soprattutto il cibo africano. Piatti tipici che ordina in un locale della comunità afro nei pressi della stazione centrale. Sorridente, umile ma diffidente, Victor trascorre la gran parte delle serate in casa: Play Station oppure videochiamate con i fratelli. Anche a Napoli, come in Nigeria, la sua mano gentile lascia spesso il segno: regala borse di vestiti e un bel po’ di euro ai ragazzi africani che s’ammazzano di fatica ai semafori, proprio come lui da piccolo. Appassionato di moda e grandi griffe, collabora con il World Food Programme delle Nazioni Unite.
Fonte: F. Mandarini (CdS)