Ricorda tremendamente quello tra Will Hunting e Sean Maguire, magistralmente intepretati al cinema da Matt Damon e Robin Williams in «Genio ribelle». Spalletti è il professore severo ma attento, che ha capito le enormi potenzialità dell’alunno e a tutti i costi vuole tirarle fuori. Osimhen, invece, è lì che un po’ ascolta, un po’ impara e un po’ inevitabilmente sbaglia. Il bastone e la carota, questo il rapporto di stima e fiducia reciproca che c’è tra l’uomo in panchina e il ragazzo in campo. Ecco spiegata la tirata di orecchie per il rosso contro il Venezia e le parole al miele a pochi minuti dalla doppietta di Leicester. È saltato 2 metri e 52 per il gol del 2-2. 4 centimetri in meno di Ronaldo contro la Samp nel 2019, addirittura 15 in più di Gimbo Tamberi, oro olimpico a Tokyo nel salto in alto. Solo per una notte Victor ha abbandonato il mare, è salito in cielo ed è tornato giù, su quella barca dove adesso c’è anche Spalletti a fargli compagnia: capitano prezioso per sentirsi meno solo.
Fonte: Il Mattino