Il mare. Non può essere una coincidenza. Victor Osimhen è come un pescatore che sta lì ad aspettare che all’amo salga su un marlin: il pesce che da solo può bastare a saziare l’intera famiglia per una stagione. Victor Osimhen è come un pescatore che è uscito per mare a bordo della sua barca da solo. Senza famiglia, senza amici, senza nessuno. Dalla Nigeria ha attraversato l’Africa, poi l’Europa ed in fine è arrivato a Napoli, una città di mare: finalmente. Dall’estate 2019 ad oggi la sua famiglia non è mai venuta a trovarlo. Problemi burocratici prima e covid poi ne hanno impedito l’arrivo. E così lui se ne sta lì, nella sua casa di Posillipo a due passi da quel mare che tanto lo fa sognare e che allo stesso tempo lo aiuta a sentire meno la nostalgia di casa. Le sue giornate oscillano tra gli allenamenti a Castel Volturno e le videochiamate con la Nigeria. Lì ci sono tutti. Sua sorella, i suoi amici, e tutti quelli che negli anni hanno fatto di tutto per farlo sentire a casa anche a migliaia di chilometri di distanza. Nelle lunghe chiacchierate Italia-Nigeria, il mare è una costante. Appena squilla il telefono si affaccia alla finestra, inquadra il Golfo e l’azzurro e si lascia andare per ore e ore di parole e amore.
B. Majorano (Cds)