L’ uomo che, in appena novanta minuti, ha cambiato (un po’) il Napoli, la sa lunga e può raccontare bene cosa stia per accadere in una notte piena di fascino: si chiamerà anche Europa League, non è il massimo rispetto alle aspirazioni umanissime, ma qui siamo a Leicester, ci hanno fatto la Storia del calcio solo cinque anni fa, e mentre nell’aria – of course – s’avverte ancora l’emozione d’un tempo che non passa mai, basterebbe specchiarsi negli occhi di Schmeichel e di Vardy per capire che certo, qualcosa è cambiato, ma mica poi tanto. «Sono forti, molto forti, e giocano di squadra. Poi c’è Vardy, ovvio, che è pericoloso». Ci vorrà un fisico bestiale per andare a reggere quell’onda anomala che si abbatter à sul Napoli ma Zambo Anguissa ha impiegato una notte, una soltanto, quella con la Juventus, per togliersi di dosso quel velo di diffidenza e sistemare i suo muscoli e pure il suo talento in mezzo al campo: che si giochi a due, che sia 4-3-3, si riparte da lui, che si è appena lasciato alle spalle l’Inghilterra ma si porta appresso ogni minimo dettaglio di questo calcio che rapisce e al quale il Leicester appartiene di diritto. «Hanno grande intensità, un livello tecnico molto alto e sono un gruppo che non vive soltanto di ritmo».
Fonte: A. Giordano (CdS)